C’era una volta Notre Dame. Non c’è più. E anche se verrà ricostruita. Anche se avrà l’anima in acciaio piuttosto che in legno. Anche se sarà forse più bella, più scintillante, più nuova. Non ci sarà più. Lo so, è una banalità. Ma davvero noi soffriamo per Notre Dame. Noi soffriamo. Nessuno gioisce. Nessuno fa vignette del cazzo come quelle di Charlie Ebdo sul terremoto in Italia e sul ponte. Perché noi soffriamo, perché noi siamo esseri umani.

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