
Musica per la pace, musica per Gaza. Ieri pomeriggio in piazza della Scala si è tenuto un flash mob musicale per la Palestina, “contro l’Apartheid e il genocidio in Palestina”. All’evento hanno partecipato musicisti professionisti e amatori, che hanno suonato insieme. Si tratta di un’iniziativa del movimento “La musica contro il silenzio”, che si è già tenuta in altre città come Firenze, Bologna e Palermo. Hanno partecipato circa un centinaio tra coristi e orchestrali, che hanno suonato davanti ad un numeroso pubblico. In piazza, bandiere della Palestina e cartelli a sostegno del popolo di Gaza.
“È un’iniziativa che è nata all’interno di un paio di orchestre fiorentine, l’immaginario musicale è l’Orchestra Regionale Toscana. Alcuni colleghi hanno pensato che bisognasse fare un’iniziativa per rompere il muro del silenzio su Gaza e, quindi, hanno lanciato un appello a tutti i musicisti d’Italia per organizzarsi e fare dei concerti spontanei in cui ci fosse un filo comune. Suoneremo il Requiem di Mozart, un brano palestinese che è il Mawtini e finiremo con Bella Ciao, che è il simbolo di tutte le resistenze, di tutti i popoli oppressi nel mondo”, ha spiegato il violinista della Scala Francesco Lattuada, coordinatore dell’evento, prima di iniziare.
“È un’iniziativa che è nata all’interno di un paio di orchestre fiorentine, l’immaginario musicale è l’Orchestra Regionale Toscana. Alcuni colleghi hanno pensato che bisognasse fare un’iniziativa per rompere il muro del silenzio su Gaza e, quindi, hanno lanciato un appello a tutti i musicisti d’Italia per organizzarsi e fare dei concerti spontanei in cui ci fosse un filo comune. Suoneremo il Requiem di Mozart, un brano palestinese che è il Mawtini e finiremo con Bella Ciao, che è il simbolo di tutte le resistenze, di tutti i popoli oppressi nel mondo”, ha spiegato il violinista della Scala Francesco Lattuada, coordinatore dell’evento, prima di iniziare.