Milano accoglie 16 famiglie palestinesi con 25 minori

La maggior parte vive nella rete degli appartamenti di seconda accoglienza SAI, qualche nucleo è invece ancora ricoverato negli ospedali cittadini. Bertolè: "Di fronte al dramma della Palestina Milano si mobilita".

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“Di fronte al dramma che ogni giorno si consuma in Palestina, la città di Milano si mobilita non solo con manifestazioni importanti come l’iniziativa ‘50mila sudari per Gaza’, per chiedere il cessate il fuoco e l’accesso dei generi alimentari nei territori bombardati, ma anche garantendo l’accoglienza e l’ospitalità alle persone che arrivano con i corridoi umanitari e che hanno bisogno di importanti cure mediche”. Lo afferma l’assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè che ha postato sul tema un video sui canali social. “Il Comune, nello specifico, mette a disposizione le sue strutture per l’ospitalità e il suo personale per gestire gli arrivi. Sono già 16 i nuclei familiari palestinesi che abbiamo accolto, per un totale di 43 persone, di cui ben 25 minori – spiega l’assessore -. La maggior parte vive nella rete degli appartamenti di seconda accoglienza SAI, qualche nucleo è invece ancora ricoverato negli ospedali cittadini. Siamo in costante contatto con le rappresentanze diplomatiche italiane in Palestina e con UNHCR e siamo sempre a disposizione per prendere in carico le segnalazioni in arrivo e fare fino in fondo la nostra parte”.

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