ASST Fatebenefratelli Sacco, Comune di Milano ed EMERGENCY hanno siglato un protocollo d’intesa che prevede la presenza di un mediatore culturale di EMERGENCY all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli, in via Castelfidardo 14, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18
Il servizio è stato attivato per aiutare le persone che vedono il Pronto Soccorso come unica strada per accedere ai servizi sanitari di cui hanno bisogno e assistere persone senza dimora che cercano riparo all’interno dell’ospedale senza motivazione clinica.
EMERGENCY ha già maturato questo tipo di esperienza con il suo ambulatorio mobile, attivo dal 2015 in alcune aree della città di Milano, per offrire gratuitamente assistenza medica e infermieristica di base, servizi di mediazione culturale e di orientamento sociosanitario e supporto psicologico. Qui riscontra quotidianamente la difficoltà di una fascia di popolazione nell’accesso al Sistema Sanitario Nazionale, nell’ottenere un medico di base, a causa di una scarsa conoscenza dei propri diritti e per problemi legati a ostacoli burocratici e amministrativi così come a barriere linguistiche.
Il progetto si sviluppa su due linee di attività principali.
Le persone, una volta effettuato l’accesso ai servizi di emergenza e urgenza e presa in carico dal medico del Pronto Soccorso in presenza di difficoltà legate all’inserimento al percorso di cura, a barriere linguistico-culturali, nonché a problemi amministrativi per l’inserimento nel Sistema Sanitario Nazionale e l’orientamento alle strutture sociosanitarie adeguate, vengono indirizzate al mediatore culturale di EMERGENCY presente in struttura. Avvenuta la registrazione del paziente e sostenuto un primo colloquio conoscitivo per individuare le sue problematiche, l’operatore dell’ONG – se necessario – provvede a orientarlo verso i servizi esterni, indirizzandolo alla clinica mobile di EMERGENCY, presente a Milano in diversi quartieri della città, e lo avvia verso il corretto percorso di cura con il Servizio Sanitario Nazionale.
Grazie alla collaborazione con la Casa di Comunità di Via Farini, si integrano servizi come esenzioni, cambio di medico di base e rilascio del codice STP (Straniero Temporaneamente Presente), eliminando ostacoli burocratici e facilitando l’accesso alle cure.
Il presidio è attivo dal 24 marzo e sono stati già effettuati circa 90 interventi.
Integrazione con il Centro Sammartini del Comune di Milano
Le persone senza dimora, che accedono impropriamente al Pronto Soccorso, vengono segnalate dal Servizio Sociale Ospedaliero alle strutture di accoglienza temporanea del Centro Sammartini del Comune di Milano, con il quale la collaborazione è strutturata e attiva da molto tempo. Il Centro Sammartini garantisce un’accoglienza breve (5-7 giorni) per valutare la disponibilità delle persone accolte a partecipare a progetti di autonomia. Nel contesto della coprogettazione del sistema a contrasto della grave marginalità sociale del Comune di Milano, Fondazione Progetto Arca, partner per gli interventi rivolti alle persone senza dimora con vulnerabilità di natura sanitaria, mette a disposizione 5 posti letto. Il servizio è attivo dal 19 maggio, l’impegno di tutti è di raccordarsi in un’ottica di condivisione delle risorse e rimodulazione degli interventi sperimentando attività che vanno oltre la singola prestazione.
“L’indicazione che abbiamo dato a livello regionale è che bisogna essere sempre presenti e vicini soprattutto a coloro i quali hanno problematiche di disagio, di abbandono, di solitudine e, più in generale, di vulnerabilità. Oggi compiamo un passo importante verso un modello di intervento integrato, basato sulla costruzione di relazioni di fiducia tra gli operatori sanitari, sociali e le persone che si trovano in queste condizioni. Il Fatebenefratelli è un punto di riferimento che monitoriamo quotidianamente: quello che accade qui poi succede anche nelle altre realtà della regione e per questo motivo la sperimentazione ci aiuterà proprio a capire come migliorare il servizio e a valutare come estenderla ad altri ospedali milanesi e lombardi”, dichiara Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia.
“Al pronto soccorso del Fatebenefratelli accedono ogni anno oltre 55.000 pazienti. In un contesto così delicato dove emergenza, urgenza ma anche sovraffollamento e difficoltà sociali spesso convivono, la presenza di un mediatore culturale risulta fondamentale per superare le barriere linguistiche, culturali e per poter aiutare i pazienti ad accedere al corretto percorso di cura”, dichiara Maria Grazia Colombo, Direttore Generale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco.
“Sono felice che sul nostro Territorio la collaborazione tra l’ASST, Il Comune di Milano, Fondazione Progetto Arca ed EMERGENCY sia sempre più viva e articolata, permettendoci di progettare servizi in grado di migliorare l’assistenza territoriale e offrire un approccio più integrato verso situazioni di estrema fragilità. Percorsi virtuosi come questo, che dal Pronto Soccorso e dai nostri Servizi Sociali Ospedalieri coinvolgono anche le Case di Comunità, offrono vantaggi significativi, consentendo un’assistenza che considera anche la situazione personale e il contesto di vita delle persone, riducendo di riflesso la pressione sul Pronto Soccorso”, dichiara Enrico Frisone, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Fatebenefratelli Sacco.
“L’integrazione sociosanitaria – aggiunge l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé – è la chiave di volta per interpretare il welfare territoriale che vogliamo costruire. Un sistema che supera la frammentarietà delle risposte e, fornendo al cittadino soluzioni complessive attraverso la collaborazione tra istituzioni, non gli addossa la responsabilità e l’onere di cercarsele da solo. Questo deve avvenire a maggior ragione se parliamo di persone particolarmente fragili come i senza dimora, che spesso costruiscono attorno a sé un muro di diffidenza difficile da scalfire. Questa sperimentazione, che vede in prima fila gli operatori e le operatrici del sistema cittadino di contrasto alla grave emarginazione, mira a riconoscere e rendere esigibili i loro diritti, anche quelli di cui loro stessi non sono consapevoli”.
“La presenza di EMERGENCY all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli Sacco con un servizio di orientamento sociosanitario e mediazione culturale è un passo per contribuire a ridurre gli accessi impropri, avviando i pazienti che hanno usufruito dei servizi di emergenza-urgenza al corretto percorso di cura all’interno del Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Loredana Carpentieri coordinatrice dei progetti sociosanitari di EMERGENCY a Milano -. L’importanza dell’accesso alle cure di base tramite un proprio medico di base è fondamentale per non creare sovraffollamento all’interno dei pronto soccorso. Al momento, però, sono molte le persone che restano escluse da questo diritto perché scarsamente informate sui propri diritti. EMERGENCY, insieme al Fatebenefratelli Sacco e il Comune di Milano, vuole supportare queste persone garantendo in primo luogo l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale.”