Grida “Palestina libera”, licenziata maschera alla Scala

Lo riferisce il sindacato Cub. "La maschera del teatro alla Scala che ha gridato 'Palestina libera' prima del concerto del 4 maggio scorso, all'ingresso di Giorgia Meloni nel Palco reale, è stata licenziata"

0
573

E’ stata licenziata la maschera del teatro alla Scala che ha gridato “Palestina libera” prima del concerto del 4 maggio scorso, all’ingresso di Giorgia Meloni nel Palco reale. Lo riferisce il sindacato Cub Informazione & Spettacolo del Teatro in una nota.    “E’ arrivato il verdetto ghigliottina della direzione nei confronti della giovane donna del personale di sala che dalla prima galleria ha urlato ‘Palestina libera’” si legge nella nota. “Metteremo in campo – scrive ancora il sindacato scaligero – tutte le azioni sindacali per difendere questa coraggiosa ragazza a cui va la nostra massima solidarietà”.

“E’ evidente – prosegue la nota – che esprimere questa solidarietà non è un fatto isolato, infatti sono milioni i giovani nel mondo che stanno manifestando per fermare il genocidio in atto a Gaza. Evidentemente per la direzione la giovane ha detto qualcosa da punire severamente. Nel provvedimento di licenziamento, firmato dal sovrintendente Fortunato Ortombina, viene sottolineato che ha tradito la fiducia disobbedendo a ordini di servizio ma a noi vien da dire che lei ha dato retta alla sua coscienza”.

“A Giorgia Meloni – scrive ancora la Cub – la direzione del Teatro per compiacenza offre la testa della ribelle che intendeva denunciare il silenzio complice del suo governo verso il genocidio che si compie tutti i giorni a Gaza”. “In questo Teatro – conclude il comunicato – sembra di assistere al restringimento di tutti gli spazi democratici in sintonia col decreto sicurezza che il governo ha appena sfornato”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.