Carceri, Sala: favorevole allo spostamento di San Vittore

“Sarei favorevole a verificare le condizioni, non ho mai detto che sono totalmente contro, perché, ripeto, San Vittore ogni tanto l’ho visto e le condizioni non sono dignitose”.

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Sullo spostamento del carcere San Vittore “sarei favorevole a verificare le condizioni, non ho mai detto che sono totalmente contro, perché, ripeto, San Vittore ogni tanto l’ho visto e le condizioni non sono dignitose”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine del convegno “La fine del sistema infinito, il sistema carcerario”. A chi gli chiedeva cosa possono fare gli enti territoriali sul tema delle carceri, ha risposto: “Pochissimo. Il dibattito sul San Vittore va avanti da decenni. È chiaro che tutte le volte che si apre la discussione su una possibile ricollocazione del San Vittore c’è sempre qualcuno che dice: ‘Ma allora lì volete fare una speculazione immobiliare’. Ecco, proprio no, però molto spesso chi critica non ha visto San Vittore e non vede quali sono le condizioni in cui oggi i detenuti rimangono. Poi non vorrei che col fatto che normalmente” i detenuti “non ci rimangono troppo tempo diventi accettabile: proprio non è accettabile”. Per quanto riguarda la situazione delle carceri milanesi, anche alla luce del rapporto Antigone, Sala ha sottolineato: “Diciamo la verità, il problema è San Vittore, perché le altre carceri comunque alla fine funzionano, sono considerate anche delle ottime carceri nello scenario italiano, però il problema di San Vittore rimane”.  A chi gli chiedeva se sono arrivate risposte dal gioverno il sindaco ha risposto: “Al momento no, ripeto:capisco che, rispetto agli avvocati e ai tanti che fanno servizio di volontariato, San Vittore è un carcere che ha senso averlo così vicino in città. Rimane il fatto che però non si può pensare di andare avanti a lungo con un carcere così sovraffollato e con dei servizi non dignitosi. Al momento non abbiamo novità però”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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