La Polizia di Stato, Direzione Distrettuale Antimafia, ha arrestato 24 persone (17 destinatari di misura custodiale in carcere e 7 della misura degli arresti domiciliari) accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ad alcuni indagati, la Procura contesta anche il reato riciclaggio per avere operato numerosi trasferimenti di denaro all’estero attraverso la pratica nota come “hawala”, sfruttando la compiacenza di attività commerciali gestite da cittadini cinesi.
Oltre che in provincia di Milano, gli arresti sono stati eseguiti in provincia di Novara e Monza – Brianza. Due degli indagati (padre e figlio) sono stati individuati ed arrestati a Malaga, in Spagna.
L’indagine condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile è iniziata nel 2021 e costituisce la progressione investigativa di precedenti inchieste, nel corso delle quali sono emersi alcuni degli attuali indagati come persone inserite in contesti criminali di spessore. Tra questi, un 35 enne di origine siciliana, ma residente a Limbiate (MB), ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina non solo a clienti residenti in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo.
Un secondo e diverso sodalizio individuato, specializzato nel traffico di cocaina, ha base nei comuni di Turbigo e Magenta nel milanese . Al suo vertice, un 47enne originario di Cuggiono, ma da alcuni anni stabile a Malaga, in Spagna, dove, ha anche avviato attività commerciali. Per perfezionare i traffici di droga, l’uomo si è avvalso della collaborazione del giovane figlio, 22 anni, il quale operava godendo anche della protezione fornita da pregiudicati calabresi. Emblematico il violento pestaggio, a Tenerife nell’aprile del 2022, di un pusher reo di non avere consegnato del denaro provento delle cessioni di cocaina sulla piazza di Turbigo, accumulando un debito di 8 mila euro, che è stato saldato dal padre della vittima, per preservarlo da ulteriori, gravi conseguenze.
Nel complesso e nei vari anni di indagine sono stati sequestrati, oltre a pistole e kalashnikov, 15,5 kg di cocaina, 457 kg di hashish, 90 kg e 150 piante di marijuana, 100 mila euro in contanti provento dell’attività illecita.