
Un uomo si è suicidato lanciandosi nel pomeriggio dal Duomo di Milano. Sul posto sono intervenuti oltre al 118 gli agenti della Polizia di Stato per verificare l’identità. Sulla base dei numerosi tatuaggi che aveva sul corpo, gli investigatori della Squadra Mobile, anche se non vi è ancora un riconoscimento ufficiale, ritengono che sia Emanuele De Maria. L’uomo aveva accoltellato ieri mattina un collega all’Hotel Berna di Milano, dove aveva trovato posto in lavoro esterno dal carcere di Bollate. Era detenuto per un femminicidio del 2016 commesso a Castel Volturno, in provincia di Caserta.
Il suicidio è avvenuto poco dopo le 14. L’uomo, a quanto si è appreso, si è lanciato senza nessuna esitazione dal camminamento nord delle terrazze del Duomo cadendo dopo un volo di circa 40 metri in corso Vittorio Emanuele, non lontano dalla Rinascente. Le terrazze, affollate di turisti visto anche il bel tempo, sono state immediatamente chiuse.
Sono tanti i passanti che si fermano a ridosso delle transenne in corso Vittorio Emanuele per fare video e foto, incuriositi dal grande numero di auto delle forze dell’ordine che sono state posizionate in modo tale da coprire il corpo dell’uomo, ancora a terra dopo il riconoscimento, in attesa che venga portato via dopo i rilievi. Ora la zona transennata è stata ulteriormente ampliata mentre sono in corso i rilievi della scientifica e si è in attesa del magistrato di turno.
I carabinieri di Milano, con l’aiuto dei vigili del fuoco, continuano a cercare in tutto il Parco Nord di Milano Chamila Wijesuriyauna, la donna di 50 anni di origini cingalesi scomparsa nel pomeriggio di venerdì, collega di De Maria. I due sono stati ripresi venerdì pomeriggio mentre camminavano all’interno del parco e poi l’uomo, da solo, è stato ripreso più tardi dalle immagini delle telecamere nei pressi della fermata Bignami della metropolitana. I famigliari della donna escludono categoricamente che si possa essere trattato di un allontanamento volontario e il telefono di Chamila è stato trovato in un cestino nei pressi della fermata della metro, ma dall’apparecchio non sembrano emerse tracce utili per le ricerche.