Scala, Sala: bilancio in pareggio non sarà automatico

Lo ha detto il sindaco, presiedente del Teatro, al termine del cda di questa mattina. Sala ha sottolineato che l'ultimo bilancio "è in pareggio con un leggero utile, 200mila euro, quindi i conti sono a posto".

0
788

Per il Teatro alla Scala “nessun allarme per i costi, ma la consapevolezza che non sarà automatico tenere il bilancio in pareggio“: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, presiedente del Teatro, al termine del cda di questa mattina. Sala ha sottolineato che l’ultimo bilancio “è in pareggio con un leggero utile, 200mila euro, quindi i conti sono a posto” e ha poi però riferito che nel corso della riunione il nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina ha presentato un’analisi di bilancio e budget in cui “dipinge i rischi per il futuro legati all’aumento del costo del personale e in generale ai costi per un’attività naturalmente soggetta a costi alti, con la possibilità che gli enti pubblici, anche il Comune, abbiano sempre meno disponibilità per contribuire alla Scala”. Al momento l’amministrazione comunale ha chiarito Sala “non ha intenzione di diminuire ulteriormente” suo contributo. A fronte del quadro delineato però, ha spiegato ancora il sindaco “bisogna cercare di valorizzare al meglio il marchio Scala, dal merchandising a tutte le attività all’estero” come le tournée. “Noi fino ad oggi abbiamo accettato, perché così sembrava naturale, che le tournée fossero in pareggio: perché avevano e hanno senso? Perché aiutano per la reputazione della Scala, di Milano, del nostro Paese. Però, vista la difficoltà dei tempi, il Consiglio invita il sovrintendente a esaminare anche possibilità di tournée che portino a un margine”. Infine, per i nuovi magazzini della Scala a Rubattino, “abbiamo chiesto ai consiglieri di rappresentanza del Governo (Melania Rizzoli e Marcello Foa) di aiutare, perché mancano dei fondi. Una volta trasferiti nei magazzini, ci sarebbe un saldo netto di partite correnti positivo rispetto ai conti di oggi, cioè risparmieremmo dagli affitti, avremmo movimentazioni più facili, quindi questo sarebbe una cosa importante”.

Articolo precedenteMattarella “Le nuove generazioni traggano alimento dalla storia”
Articolo successivoAumento dei traumi ortopedici ma non tutte le fratture sono da operare
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.