Questa mattina, presso la sala Ghilardotti di Palazzo Pirelli, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge regionale: “Obbligo per la Regione Lombardia di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per i reati di associazione mafiosa e scambio elettorale politico-mafioso ” a prima firma della presidente della Commissione Speciale Antimafia, Trasparenza e Legalità, Paola Pollini. Sono intervenuti Paola Pollini, presidente della Commissione regionale Antimafia e prima firmataria della proposta; Federico Cafiero de Raho, vicepresidente della Commissione Giustizia alla Camera; Lorenzo Frigerio, coordinatore della Fondazione Libera Informazione, osservatorio nazionale per la legalità e contro le mafie. Referente per la Lombardia dell’associazione Libera, Associazioni e numeri contro le mafie. La proposta di legge, sottoscritta anche dai consiglieri regionali Nicola Di Marco e Paola Pizzighini, prevede l’introduzione dell’obbligo per Regione Lombardia di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti penali per mafia e scambio elettorale politico-mafioso, nei casi relativi a fatti commessi sul territorio lombardo. L’obiettivo è rafforzare il ruolo dell’istituzione regionale nella lotta alla criminalità organizzata, in linea con quanto già previsto da altre Regioni italiane. Il M5S sottolinea che “sono i dati a rendere urgente l’iniziativa”. Secondo le più recenti relazioni della Direzione Investigativa Antimafia, citate dai promotori della proposta di legge, la presenza mafiosa in Lombardia è radicata e in espansione, con la ‘ndrangheta attiva in 24 locali sul territorio e con gravi infiltrazioni nei settori dell’edilizia, ristorazione, rifiuti e commercio. Nel solo 2023 si sono registrate 72 interdittive antimafia e sequestri per oltre 647 milioni di euro. Federico Cafiero De Raho ha affermato: «La costituzione di parte civile consente alla Regione di manifestare il suo impegno contro le mafie, proteggendo comunità e imprese. Le mafie oggi si infiltrano nei settori economici tramite soggetti apparentemente estranei, rendendo difficile individuarli. Partecipare ai processi permette di acquisire informazioni utili per contrastare queste infiltrazioni». Paola Pollini ha spiegato: “La proposta vuole essere un forte segnale simbolico e civile. Di fronte a reati quali l’associazione mafiosa e il voto di scambio politico-mafioso schierarsi non è solo necessario, ma un obbligo al quale assolvere costantemente senza alcuna ambiguità. I dati delle ultime due relazioni semestrali della Direzione Investigativa Antimafia sul territorio lombardo riportano una situazione estremamente grave. Le strategie mafiose attuali vedono privilegiare l’infiltrazione economica e imprenditoriale, mantenendo un basso profilo per evitare allarmi sociali e investigativi. Di fronte a tutto ciò, la Regione ha il dovere morale e istituzionale di schierarsi con decisione. È importante attivare specifici percorsi, che dimostrino concretamente la vicinanza della regione alle numerose vittime della criminalità organizzata. La lotta alla mafia non è solo compito della magistratura e delle Forze dell’ordine. È anche responsabilità della politica». Lorenzo Frigerio per Libera ha detto: «L’obbligo di costituzione di parte civile nasce dall’accompagnamento che Libera ha fatto nel corso degli ultimi trent’anni, delle vittime delle mafie. Accompagnamento nelle sedi dei processi, nelle aule dei Tribunali, ma anche nei Palazzi dei Ministeri dove si decidono i riconoscimenti e le misure di sostegno nei confronti di chi ha perso i propri cari. Dobbiamo continuamente rinnovare quello che deve essere il dovere etico della costituzione di parte civile. Questo progetto di legge trasforma questo dovere in obbligo giuridico e questo è importante e fondamentale, perché quel dovere etico appartiene a tutti». La proposta di legge, sottoscritta anche dai consiglieri regionali Nicola Di Marco e Paola Pizzighini, introduce l’obbligo per Regione Lombardia di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti penali per mafia e scambio elettorale politico-mafioso, nei casi relativi a fatti commessi sul territorio lombardo. L’obiettivo è rafforzare il ruolo dell’istituzione regionale nella lotta alla criminalità organizzata, in linea con quanto già previsto da altre Regioni italiane. Sono i dati a rendere urgente l’iniziativa. Secondo le più recenti relazioni della Direzione Investigativa Antimafia, la presenza mafiosa in Lombardia è radicata e in espansione, con la ‘ndrangheta attiva in 24 locali sul territorio e con gravi infiltrazioni nei settori dell’edilizia, ristorazione, rifiuti e commercio. Nel solo 2023 si sono registrate 72 interdittive antimafia e sequestri per oltre 647 milioni di euro.
Paola Pollini,presidente della Commissione Speciale Antimafia, Trasparenza e Legalità.