La mostra fotografica di Julian Lennon a Milano

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Julian Lennon con la nostra Monica Stefinlongo

La galleria d’arte Still di Milano ospita “Julian Lennon – Whispers Too” una mostra di fotografia fine art di Julian Lennon, figlio di John Lennon. La mostra sarà esposta fino al 30 maggio.

Originariamente ospitata presso Le Stanze della Fotografia di Venezia, presenta al pubblico una selezione esclusiva di fotografie, tratte dalla più ampia edizione veneziana: “Whispers – A Julian Lennon Retrospective”, evidenziando il percorso dell’artista per rivelare la sua natura umanitaria, ambientale e introspettiva. Curata dallo stesso Lennon e da Sandrina Bonetti Rubelli a Venezia, e da quest’ultima a Milano, la collezione presenta un’ampia selezione di opere reimmaginate dalla mostra veneziana per formare un continuum che ripercorre lo sfaccettato percorso artistico del fotografo.

Seguendo questa narrazione, i visitatori della Galleria Still scopriranno l’evoluzione artistica di Lennon, caratterizzata da una forte impronta umanitaria e ispirata alle iniziative filantropiche intraprese per la sua organizzazione no-profit, The White Feather Foundation, e ai temi legati all’ambiente, ai viaggi e alla ritrattistica.

La mostra inaugura in concomitanza con la Milano Design Week, e in linea con il tema di quest’anno, “Mondi Connessi”. Il titolo “Whispers Too”, l’equivalente italiano di “Sussurri Ancora”, suggerisce infatti una chiave di lettura: ogni scatto rivela una storia, che porta all’introspezione, dal mondo esterno in paesaggi eterei, a ritratti intimi di altri artisti e amici, dando così uno sguardo più personale alla prospettiva del fotografo.

“Mi sento privilegiato e onorato di portare una selezione di fotografie dalla mia mostra museale “Whispers” di Venezia alla Design Week, presso la Galleria Still di Milano”, afferma Julian Lennon. Come sottolinea la curatrice Sandrina Bonetti Rubelli: «Con ‘Whispers Too’, un gioco di parole sullo stesso suono: Too/Two, abbiamo voluto sottolineare questa seconda fase della mostra retrospettiva, che speriamo continui a viaggiare, oltre ad approfondire altri sussurri, immersi nella realtà milanese: futuristica, come sempre dinamica e aperta al mondo. Ci siamo riproposti di continuare il percorso iniziato con la più ampia retrospettiva veneziana “Whispers”, soffermandoci o addirittura approfondendo alcuni aspetti che l’artista ha molto a cuore.

Significativa è anche la scelta dell’immagine-guida per promuovere questo capitolo della mostra. Si tratta di un Autoritratto. Una foto che si riallaccia all’immagine scelta per la precedente edizione veneziana, stabilendo così una+ continuità: già a Venezia, la fragilità dello sguardo del soggetto ritratto in primo piano, quello della principessa Charlène di Monaco a pochi minuti dalle nozze, era accompagnata dalla presenza
dell’autoritratto del fotografo sullo sfondo. Ora, a Milano, è il fotografo stesso a essere in primo piano, sempre nascosto dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica ma catturando, come se lo specchio potesse scavare nella sua anima, un intero mondo, su cui il pubblico può soffermarsi, progressivamente, nel corso della mostra. Il risultato è come se l’artista invitasse i suoi ospiti a fare un viaggio all’interno del mondo che ritrae, con le sue imperfezioni, il caos, la forza, la bellezza, la solitudine, la contemplazione, l’immobilità e la fragilità, che si riflettono dietro di lui. Sussurrando, appunto, ancora».

 

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