
Con 3.777 detenuti a fronte di un capienza di 2.933 posti, il tasso percentuale di sovraffollamento nelle carceri milanesi è al 128,78%. Il dato è stato reso noto oggi da Francesco Maisto, Garante del Comune dei diritti delle persone private della libertà personale, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marino convocata a seguito della mobilitazione nazionale indetta dalla Conferenza nazionale dei Garanti per ridurre il sovraffollamento e migliorare le condizioni di vita e di lavoro dentro le carceri. La situazione più grave è a San Vittore, con un tasso di sovraffollamento del 144,92%, seguito da Opera con il 142,48 e da Bollate con il 109,31. I detenuti stranieri nelle tre carceri cittadini sono il 42,79% e i tossicodipendenti sono 4 detenuti su 10. Grave anche la situazione del carcere minorile Beccaria, con 69 detenuti, di cui il 60% stranieri, a fronte di 48 posti disponibili e una tasso di sovraffollamento del 143,75%. Evidente la carenza di personale: a San Vittore su un organico previsto di 854 appartenenti alla Polizia Penitenziaria ne mancano 295, a Bollate su 498 ci sono 80 ruoli scoperti e a Opera su 624 addetti la carenza è di 137 unità.
Nella relazione del Garante sono evidenziate alcune problematiche nelle singole carceri. A San Vittore si registra il posto vacante per la direzione sanitaria e ritardi con il sopravvitto, costoso e di scarsa qualità: patate germogliate, carne ordinata non corrispondente a quella arrivata, detersivo arrivato non corrispondente alla marca di quello pagato; mancate consegne di alcuni prodotti richiesti nella lista della spesa personale e già pagati e lunghissime attese, ritardi nelle consegne, con la conseguenza che alcuni detenuti nel frattempo sono stati scarcerati o trasferiti. Inoltre nel centro clinico non funzionano i campanelli per chiedere aiuto. A Bollate problemi con l’invio dei denari dei detenuti alle famiglie all’estero e carenze nella struttura sanitaria e aumento dei malati cronici. Infine a Opera, oltre a carenze delle strutture sanitarie sono segnalati allagamento quando piove in aree come la palestra e gli uffici. Sovraffollamento, ristrettezze della vita carceraria e le inadeguatezze del sistema penitenziario generano numeri allarmanti, ha evidenziato il Garante: in tutta Italia nel 2024 ci sono stati 90 suicidi, 1892 tentativi, 11723 casi di autolesionismo e 1740 casi di isolamento. Nei primi due mesi dell’anno i suicidi sono stati 15, le morti per cause da accertare 10 e i decessi per malattia 29.