
“Abbiamo annunciato un’iniziativa che partirà a brevissimo, in questi giorni, che sono dei moduli territoriali sul modello delle stazioni mobili, che inizieranno dalla zona di via Padova. Sarà un modo per dare anche il segno tangibile della riappropriazione 24 ore su 24 del territorio da parte delle forze di Polizia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia e al quale hanno partecipato il sindaco Giuseppe Sala, il capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani, il questore Bruno Megale, il procuratore di Milano Marcello Viola e il comandante della Polizia Locale Gianluca Mirabelli. Con questi presidi mobili “saremo presenti con un presidio fisso intorno al quale ruoteranno anche le volanti che faranno il controllo del territorio su quei quadranti. Saranno a disposizione della cittadinanza per ogni riferimento e anche di pronto intervento. Sperimentiamo questo modulo che potrà essere successivamente esteso su altri quadranti critici. I presidi partiranno in via sperimentale da via Padova, tra le maggiormente meritevoli di attenzione: se funzioneranno come crediamo decideremo l’estensione e la stabilizzazione dell’iniziativa, altre zone ce ne sono”.
“Sulla videosorveglianza abbiamo anche fatto una riflessione sul fatto che siamo in procinto di sostenere la Regione Lombardia, e quindi la Città metropolitana di Milano e la città stessa, con qualche risorsa di alcuni milioni di euro che ci vengono da diversi canali di finanziamento. Gli accordi prevedono l’utilizzo soprattutto di strumenti tecnologici di videosorveglianza in contesti come i presidi sanitari, zone di spaccio non ancora coperte da telecamere, come il Bosco di Rogoredo e zone analoghe fuori dall’area metropolitana di Milano”.
“Ci siamo incontrati in Prefettura con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a margine di questa riunione e abbiamo affrontato questi problemi della criminalità minorile. Non è un problema che riguarda solo Milano ma di tutta Italia e siamo tutti impegnati a trovare delle soluzioni giuste. Sui giovani vanno fatte anche delle riflessioni che riguardano percorsi di integrazione anche con le scuole: è arrivato il momento che aggiorniamo le azioni che si possono mettere in campo. Il Governo ha già avviato molti filoni di iniziative per cercare di coniugare interventi di contrasto ai fenomeni delinquenziali e nello stesso tempo azioni di riqualificazione, finalizzati a intercettare i fenomeni di devianza giovanile”.