Presidente Fontana “consegna” le chiavi degli alloggi Aler alle donne vittime di violenza

A Varese sono state simbolicamente consegnate le chiavi di sette appartamenti destinati ad ospitare donne vittime di violenza sulla base del progetto sperimentale promosso dalla Regione in collaborazione con Aler, Centri Antiviolenza e Case Rifugio.

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Gli alloggi – assegnati ad alcune realtà associative di riferimento sul territorio, tra cui: Eos Centro Ascolto Donna di Varese, Telefono Donna di Como, Associazione Rete Rosa di Saronno, Società Cooperativa Sociale L’una e le Altre di Varese e C.A.DO.M. di Monza Brianza – verranno messi a disposizione per un minimo di 5 anni. Il contributo regionale coprirà interamente, per tutto il periodo, il canone di affitto e le spese reversibili. Al termine del primo quinquennio, gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei soggetti gestori dei CAV/CR con un canone di locazione concordato. L’iniziativa rientra nel piano per autonomia abitativa delle donne vittime di violenza varato dalla Regione, che con uno stanziamento di tre milioni di euro, che per questa finalità consentirà la messa a disposizione di 64 appartamenti su tutto il territorio regionale. Nei mesi scorsi, sono stati già consegnati gli appartamenti delle Aler di Milano, Pavia-Lodi, Brescia-Cremona-Mantova. Nel suo complesso questa innovativa misura, vede, ad oggi, da parte di Regione Lombardia uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro, dei quali 300.000 euro destinati ai CAV e alle CR per i costi relativi all’accompagnamento delle donne nella sperimentazione (costi di personale ma anche arredi degli alloggi, costi di trasporto, spese di registrazione del contratto, utenze ecc).

PRESIDENTE FONTANA – “Siamo orgogliosi di poter offrire un sostegno concreto a queste donne, certi che potrà rappresentare uno stimolo e un sostegno per riprendersi il prima possibile le loro vite lontano da paure e violenze”. Così il presidente della Regione Attilio Fontana a margine della cerimonia di consegna delle chiavi. Casa e lavoro – ha osservato il governatore – sono le colonne sulle quali si costruisce la vita di una persona. E per chi ha subito un torto ingiusto, come lo sono le violenze di genere, è ancora più importante essere supportato. Oltre alla misura sulla casa – ha ricordato – abbiamo messo in campo azioni per l’inserimento lavorativo e la formazione. Solo quest’anno, sono oltre 16 i milioni, fra fondi statali e regionali, a disposizione dei 57 Centri antiviolenza e della 161 case rifugio e di accoglienza”.

ASSESSORE LUCCHINI – “La prevenzione e il contrasto alla violenza di genere sono una priorità di Regione Lombardia. Per questo, accanto alle consolidate politiche antiviolenza, abbiamo voluto introdurre provvedimenti innovativi come la sperimentazione dedicata all’autonomia abitativa che ho promosso personalmente raccogliendo le istanze giunte delle operatrici dei nostri Centri Antiviolenza”, ha dichiarato Lucchini. Una misura, ha proseguito, “per la quale abbiamo stanziato 3 milioni e che sta raccogliendo un’ampia partecipazione, con 260 candidature ricevute. Dopo una prima selezione, sono stati assegnati 64 alloggi e, attraverso un lavoro sinergico tra Aler e Centri Antiviolenza, si è dato avvio ai trasferimenti nelle nuove abitazioni in modo fluido e strutturato. L’iniziativa proseguirà ora con l’individuazione di ulteriori alloggi per far scorrere la graduatoria”. Secondo Lucchini si tratta di “una risposta concreta per accompagnare le donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza garantendo loro un’abitazione che contribuirà a creare le basi di una ritrovata autonomia che consenta loro il ritorno a una quotidianità e a un’indipendenza perduta. ”.

ASSESSORE CARUSO – “Con questa iniziativa – ha detto l’assessore Caruso – Regione Lombardia dimostra concreta vicinanza alle donne vittime di violenza. Regione Lombardia da anni investe, in particolare, su due aspetti fondamentali per la fuoriuscita della donna dal circuito della violenza: la casa e il lavoro. Solo riacquisendo autonomia abitativa ed economica la donna può realmente uscire dal percorso di violenza subita. La nostra istituzione è in prima linea con un impegno costante per promuovere un cambiamento culturale”.

 

Questo progetto – ha dichiarato il presidente dell’Aler territoriale Cavallinrappresenta per noi un impegno fondamentale per il territorio e per le comunità. Con la consegna delle chiavi, vogliamo sottolineare il valore della solidarietà e della collaborazione con le associazioni che ogni giorno si dedicano alla protezione e al sostegno delle donne vittime di violenza. Ringrazio Regione Lombardia per il prezioso supporto che ha reso possibile questa iniziativa”.

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