Chiude lo storico stabilimento Candy in Brianza

La crisi non riguarda solo l'azienda di elettrodomestici. La Fiom Cgil di Monza e Brianza denuncia una situazione di crescente preoccupazione per l’andamento di alcuni settori strategici dell’industria del territorio come automotive, elettrodomestico e microelettronica.

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Nello storico stabilimento Candy di Brugherio (Mb) a giugno si fermerà la produzione, dopo 70 anni di attività.  Haier, il gruppo cinese che nel 2018 ha rilevato lo storico marchio degli elettrodomestici Candy, ha annunciato la fine delle attività produttive a Brugherio.  I dipendenti coinvolti sono un centinaio.  Il gruppo ha presentato ai sindacati il piano industriale alternativo incentrato sulla riconversione del sito, già approvato dalla direzione aziendale.
“Siamo estremamente preoccupati per la decisione di Candy di bloccare la produzione di lavatrici, annunciata ieri, e per l’incertezza che accompagna il cosiddetto nuovo progetto industriale. Questa scelta ha un impatto significativo sia sul futuro occupazionale che sul tessuto produttivo del nostro territorio. Chiediamo chiarezza, un progetto industriale che sia all’altezza della storia dello stabilimento di Brugherio e garanzie per i lavoratori coinvolti,” ha affermato Pietro Occhiuto segretario generale Fiom Cgil Monza e Brianza.
I problemi non riguardano solo i lavoratori della Candy.
La FIOM CGIL di Monza e Brianza, che rappresenta i lavoratori del settore metalmeccanico, denuncia una situazione di crescente preoccupazione per l’andamento di alcuni settori strategici dell’industria del territorio come automotive, elettrodomestico e microelettronica. Alla luce di dati recenti, emerge un quadro che richiede interventi tempestivi e concertati tra istituzioni, aziende e sindacati. Secondo l’analisi condotta dalla FIOM, sono oltre 11.000 i dipendenti coinvolti in questa situazione di difficoltà. Di questi, circa 3.500 già oggi sono interessati dall’utilizzo di ammortizzatori sociali e circa 500 rischiano il posto di lavoro.
“L’industria metalmeccanica della Brianza è un pilastro del nostro tessuto produttivo, ma oggi si trova ad affrontare una crisi che minaccia il futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Chiediamo alle istituzioni e alle imprese un impegno concreto per salvaguardare l’occupazione e rilanciare il settore. Non possiamo permetterci di perdere questo patrimonio industriale” ha dichiarato Pietro Occhiuto

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