La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio, con altre persone, dalla gup Anna Magelli per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. Quello che si aprirà a Milano il 20 marzo è il primo processo che la senatrice dovrà affrontare in qualità di imprenditrice. “E’ una decisione che ci lascia l’amaro in bocca, ma che un po’ ci aspettavamo, siamo pronti a dimostrare l’estraneità alle accuse nel dibattimento”. Così l’avvocato Nicolò Pelanda, difensore di Daniela Santanchè, ha commentato il rinvio a giudizio. La ministra, ha spiegato l’avvocato Pelanda, “confidava in un esito diverso, ma è una decisione che, se è vero che ci lascia l’amaro in bocca, ci attendevamo”. Il legale ha anche precisato, rispondendo ai cronisti, che la giudice ha accolto i patteggiamenti richiesti, ossia quello di Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e di due delle tre società imputate, ovvero Visibilia Editore ed Editrice.
Visibilia, Santanchè rivinviata a giudizio per falso in bilancio
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio dalla gup di Milano Anna Magelli per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. Il processo si aprirà il 20 marzo.