Nova Milanese, accusata di atti persecutori la sorella della donna uccisa

La sorella di Giovanna Chinnici, uccisa un mese fa dal cognato, è accusata di atti persecutori e aggressione nei confronti dei parenti. Nei suoi confronti, è stato emesso un divieto di dimora e di avvicinamento alle persone offese.

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Giovanna Chinnici

I carabinieri di Nova Milanese (Mb) hanno eseguito un’ordinanza cautelare che prevede il divieto di dimora e di avvicinamento alle persone offese nei confronti della sorella di Giovanna Chinnici, uccisa dal cognato lo scorso 23 ottobre. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Monza, su richiesta della Procura, sulla base di gravi indizi di colpevolezza relativi al reato di atti persecutori. Secondo quanto comunicato dai carabinieri, dall’ottobre 2023 la donna, 59 anni, si è resa protagonista di ripetute molestie e minacce ai danni della sorella e della sua famiglia, con cui condivideva l’abitazione in una palazzina. Gli episodi, spesso accompagnati dal coinvolgimento del marito 62enne della donna, sono culminati nel tragico evento del 23 ottobre 2024, quando l’uomo, durante un’ennesima aggressione, ha accoltellato mortalmente la cognata e ferito la nipote.


L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio ed è attualmente detenuto in carcere, in attesa di giudizio. Successivamente all’arresto, la donna ha avanzato accuse nei confronti dei familiari della vittima, sostenendo di essere stata oggetto di minacce da parte loro. Le verifiche effettuate dai carabinieri, supportate anche dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, hanno escluso ogni riscontro alle sue affermazioni, ritenendole infondate.
L’ordinanza cautelare, spiegano i carabinieri, è stata adottata per garantire la sicurezza delle persone coinvolte e prevenire ulteriori episodi di tensione.

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