Nei centri della Rete Antiviolenza del Comune di Milano, nei primi dieci mesi del 2024 sono state seguite 2.794 donne e, di queste, 2.024 hanno chiesto aiuto per la prima volta. Il 61% delle aiutate è italiana, il 39% è di origine straniera. I centri sono attivi su tutto il territorio comunale offrono accoglienza e valutazione del rischio, consulenza legale e supporto psicologico, affiancamento per il reinserimento lavorativo, ospitalità in case rifugio. La rete gestisce nove centri e nove case rifugio dove, con l’aiuto delle operatrici, tutte donne, è possibile trovare ascolto attraverso colloqui telefonici o in sede, supporto psicologico, orientamento legale civile e penale, assistenza sanitaria. A rafforzare la Rete, sono presenti in città altri punti dove poter manifestare il proprio disagio o dove questo sia intercettato. Ci sono i ‘rifugi’ delle biblioteche, spazi sicuri dove le donne che subiscono violenza possono trovare persone in grado di offrire un sostegno competente e informare sull’esistenza dei centri antiviolenza. Ne fanno parte le biblioteche Accursio, Chiesa Rossa, Oglio, Zara e il Bibliobus. In viale Tibaldi 41, presso il Municipio 5, è attivo lo “Sportello Aiuto Donna” che gratuitamente e nella totale riservatezza offre sostegno alle donne in difficoltà. Per la richiesta di aiuto si ricorda il numero di telefono 1522, la help line contro violenza e stalking, gratuita e attiva h 24 in 11 lingue diverse e con una chat sul sito www.reteantiviolenzamilano.it.
Violenza donne, da inizio anno 2.749 seguite dalla Rete del Comune di Milano
Il 61% delle aiutate è italiana, il 39% è di origine straniera.