Omicidio Tramontano, la pm: “Impagnatiello bugiardo e senza scrupoli”

Nuova udienza a carico di Alessandro Impagnatiello per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, incinta. In aula ci sono la madre, il padre e il fratello di Giulia. Impagnatiello è nella gabbia degli imputati con lo sguardo impassibile e ha chiesto di non essere fotografato. La sentenza forse oggi o il 25 novembre.

0
626

“Oggi percorreremo brevemente le tappe fondamentali di un viaggio nell’orrore. Un orrore che ha portato all’omicidio di Giulia Tramontano e del suo bambino, trucidati con 37 coltellate con inaudita violenza il 27 maggio del 2023″. Così la pm Alessia Menegazzo all’inizio della sua requisitoria nel processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l’omicidio pluriaggravato della fidanzata incinta di sette mesi.
“L’omicidio del 27 maggio è solo l’epilogo drammatico di un piano omicidiario iniziato molti mesi prima”. Così la pm Menegazzo in uno dei passaggi della requisitoria, parlando di un “progetto mortale a lungo premeditato” per uccidere la compagna Giulia Tramontano. “L’imputato – ha detto – programmava da mesi l’omicidio, tentando di eliminare madre e figlio con la somministrazione di veleno”. “È un bugiardo. È uno psicopatico, bugiardo e senza scrupoli. Non c’è nessun segno di difesa nella povera Giulia, nessuno. Questo perché lui, quando è tornato a casa, ha organizzato un vero e proprio agguato. Qui davanti a voi ha raccontato una storia che non ha senso. La scena del crimine è stata preparata con estrema cura”.
In aula ci sono i familiari della vittima: la madre Loredana Femiano, il padre Franco e il fratello Mario.
Impagnatiello è seduto nella gabbia degli imputati con lo sguardo sempre impassibile e con la testa spesso chinata. L’imputato, ha detto la pm Alessia Menegazzo nella requisitoria, “non ha mai collaborato alle indagini, neanche in questa aula, ha sempre e solo detto menzogne, sia al gip, sia a noi pm che nel processo, prima ha tentato con la storia della scomparsa di Giulia, arrivando a sostenere che si fosse suicidata, e poi ha cercato ancora di manipolarci tutti”.
Impagnatiello, come è stato fatto sapere all’inizio dell’udienza, ha però espresso la volontà di non essere fotografato né ripreso. In aula ci sono anche i familiari di Giulia, i quali da tempo chiedono che l’ex barman venga condannato all’ergastolo.
Oggi, dopo tutti gli interventi delle parti, se ci sarà tempo i giudici (togati Bertoja e Fioretta) potrebbero ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.