Donna in bici investita e uccisa da una betoniera in centro a Milano

La tragedia in via Francesco Sforza, in pieno centro. La vittima è una donna di 39 anni. Il mezzo pesante stava effettuando una svolta. L'uomo al volante, negativo ai test su alcol e droga, è in stato di forte schock.

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Una donna di 39 anni è stata travolta e uccisa da una betoniera mentre era in sella alla sua bicicletta all’angolo tra via Francesco Sforza e Corso di Porta Vittoria nel pieno centro di Mlano. Gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Le indagini sulla tragedia sono affidate agli agenti della Polizia locale. L’uomo alla guida della betoniera, che ha 53 anni, è risultato negativo all’alcol test e al pre test antidroga. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante proveniva da via Sforza e stava svoltando a destra verso corso di Porta Vittoria quando ha investito la donna. Il conducente, dopo l’investimento, è caduto in stato di forte schock.

Legambiente Lombardia ha espresso vicinanza alla famiglia della donna di 39 anni investita e uccisa mentre era in bici da una betoniera nel centro di Milano. “Adesso basta – ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia in una nota – Chiediamo all’amministrazione comunale di emettere ordinanze chiare per chi circola in ambito urbano con i camion, affinché ci si doti di sensori. Poco o niente è stato fatto di fronte agli incidenti che, sempre più frequentemente, si verificano in città. è necessario che si dia il via ai percorsi ciclabili d’emergenza. Una città in cui potersi muovere a piedi o in bicicletta senza rischiare la propria vita, questo deve diventare Milano”. Da tempo Legambiente, comitati e associazioni, chiedono una città in cui si viaggi con il limite di 30 chilometri orari, oltre che percorsi ciclabili per proteggano i ciclisti e una drastica riduzione del traffico in città. Per ribadire queste richieste è prevista una manifestazione alle 19:30 davanti alla Biblioteca Sormani di Milano, dove la donna è stata investita.

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