Irruzione skinheads anti migranti a Como, tutti assolti in appello

Ribaltata la sentenza di condanna di primo grado, assolti i 13 skinheads che nel 2017 a Como fecero irruzione durante una riunione della Rete Como Senza Frontiere obbligando gli attivisti all'ascolto di un 'proclama sulla razza'.

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Sono stati assolti dalla seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano  13 componenti del Veneto Fronte Skinheads che  nel 2017 a Como  fecero irruzione durante una riunione della Rete Como senza frontiere, obbligando gli attivisti all’ascolto di un ‘proclama sulla razza’.  Per i giudici dell’appello di Milano non fu un atto di violenza privata. Ribaltata la sentenza di condanna di primo grado. “Una notizia che non avremmo mai voluto apprendere. I 13 militanti di estrema destra, tutti condannati in primo grado, sono stati assolti oggi con la formula de ‘il fatto non sussiste’ e per conoscere le motivazioni di questa decisione surreale si dovranno attendere ulteriori 60 giorni”, commenta in una nota Fabrizio Baggi, segretario regionale Partito della Rifondazione Comunista Lombardia e attivista della Rete Como senza frontiere che ha reso nota l’assoluzione. Il tribunale di Milano “oggi ha sdoganato, attraverso questa sentenza, una modalità violenta di azione politica che va nella direzione della normalizzazione del fascismo. Un po’ come le gravi mancate dichiarazioni del governo rispetto al pestaggio avvenuto davanti al liceo Michelangelo di Firenze – conclude -. Il Partito della Rifondazione Comunista della Lombardia esprime la sua massima solidarietà e vicinanza alla rete Como senza frontiere che, con questa brutta pagina di giurisprudenza, viene oggi ferita nuovamente”

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