Entra in chiesa e impreca in arabo impedendo la celebrazione della messa, denunciato

E' successo domenica mattina in una chiesa di Monza. L'uomo, 55 anni, marocchino, visibilimente alterato, è stato bloccato, denunciato e portato in un Cpr in attesa dell'espulsione. Ha diversi precedenti e solo una settimana fa era stato accompagnato inun Cpr e poi rilasciato.

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E’ entrato in una chiesa mentre il prete stava celebrando la messa, gridando delle frasi in lingua araba. E’ successo domenica mattina a Monza, presso la chiesa delle Sante Maria Maddalena e Teresa. Il parroco, la madre superiora e una suora hanno chiamato la Polizia per segnalare la prsenza dell’uomo, visibilmente alterato, che stava ostacolando lo svolgimento della messa. Sul posto sono subito arrivati gli agenti mentre l’uomo, con fare aggressivo, si stava rivolgendo al prete e ai fedeli, imprecando contro le statue e i dipinti presenti nella chiesa. I poliziotti sono riusciti contenerlo e a bloccarlo mentre stava iniziando a togliersi gli indumenti. L’uomo è stato accompagnato presso gli uffici della Questura per essere identificato. Dagli accertamenti è emerso che si tratta di un marocchino di 55 anni, irregolare sul territorio, con precedenti per violazione di domicilio, guida in stato di ebrezza, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e, più volte, resistenza a pubblico ufficiale. Gli era stato  revocato il permesso di soggiorno e, vista la ritenuta pericolosità per l’incolumità pubblica, era stato disposto dal Questore di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, l’accompagnamento presso il CPR di Roma il 21 marzo scorso, dal quale era stato poi dimesso per mancata convalida del trattenimento da parte del Giudice di Pace di Roma.
Alla luce di quanto accaduto, gli agenti hanno denunciato l’uomo per interruzione di funzione religiosa e sanzionato per ubriachezza manifesta. Valutate le reiterate condotte illecite e pregiudizievoli per l’incolumità pubblica, il Questore  di Monza Marco Odorisio ha disposto il collocamento dello straniero presso il Cpr di Potenza, dove, secondo quanto riferito dalla Questura, trattenuto in attesa del definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

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