“Ricoprire il ruolo di Presidente significa però avere a cuore anche i cittadini che non hanno votato per me e quelli che il 12 e 13 febbraio non sono andati a votare. Perché questa disaffezione deve diventare uno stimolo a fare ogni giorno di più per riavvicinare i cittadini all’istituzione: la strada maestra non può essere che quella di dare attuazione agli impegni presi, perché per i lombardi contano unicamente i fatti”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante il suo primo intervento della dodicesima legislatura in Consiglio regionale, presentando il programma di governo. Per combattere la disaffezione “alcuni ingredienti sono essenziali: la semplificazione, l’assunzione di responsabilità, il rendere conto, il saper comunicare ai cittadini in modo efficace”. Infatti “servizi semplici ed efficaci sono infatti il nostro primo e più efficace ‘biglietto da visita’ nella relazione diretta con i cittadini, così come l’accountability, il dovere di render conto di quanto abbiamo fatto, di quanto resta da fare e di cosa ci si propone”. “Senza dimenticare che, se i cittadini non sanno cosa facciamo, la prima responsabilità è nostra – ha sottolineato infine – . Informare di ciò che concretamente la Regione fa per loro rappresenta un dovere, ma anche una grande sfida”.
“Invochiamo trasparenza e legalità oggi come ogni giorno. Ma allo stesso tempo vorrei affermare con chiarezza un mio pensiero: non possiamo rimanere prigionieri di inchieste e consulenti. Per raggiungere obiettivi ambiziosi occorre affermare la logica della responsabilità, superando l’atteggiamento burocratico che nasce dalla paura di prendere decisioni e di mettere la propria firma sugli atti”. Secondo Fontana, “serve anche un diverso approccio ai diversi livelli di controllo. Siamo un Paese che privilegia più il controllo contabile che l’efficacia dei risultati”. Anche se “trasparenza e legalità sono valori fondamentali – ha sottolineato Fontana – . Lo ribadiamo, oggi, 21 marzo Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

“Sono stati compiuti passi importanti” sull’Autonomia “di cui voglio ringraziare il Governo ed in particolare il ministro Calderoli: adesso si entra nel vivo, nel merito del lavoro, e noi saremo presenti sui tavoli romani con tutta la forza del mandato che il sistema lombardo ci ha dato”. Infatti, l’autonomia è “il più importante dei nostri impegni: fare di questa XII Legislatura la Legislatura dell’Autonomia, che i cittadini lombardi attendono dal 2017”. “L’autonomia è una richiesta che nasce da tutto il sistema lombardo – ha proseguito – che chiede di rendere più efficienti i servizi, di poter assumere nuovi medici, di pagare di più gli insegnanti, di mettere il pubblico in condizioni di competere, in modo sano, col privato”. Autonomia “significa rispondere alle diverse esigenze dei diversi territori, significa assumersi responsabilità per gestire servizi e risorse in modo più efficiente. Autonomia significa innovare, potenziare l’efficacia e gli impatti delle politiche, crescere nella competizione e nel posizionamento a livello internazionale, potendo competere con aree regionali che contano su autonomie fiscali e competenze superiori alle nostre”. “Autonomia – ha sottolineato Fontana – significa ridisegnare le competenze ed attuare un riordino territoriale in cui protagonisti siano i Comuni, le Ioro forme associative, e le Province per superare la sovrapposizione di compiti e funzioni causa di continui ricorsi e aumento dei tempi e costi”. “Ma, per fugare ogni ambiguità, l’autonomia è innanzitutto una piena assunzione di responsabilità: non vogliamo più risorse, vogliamo poter spendere meglio quelle che Io Stato spende per le funzioni che esercita e che passerebbero alle Regioni”, ha concluso.

“Fondamentale è lo sviluppo del sistema sociosanitario, un’eccellenza su cui concentreremo le risorse finanziarie e gestionali perché sia sempre più vicino ai cittadini, perché occorre portare la sanità al cittadino e non il cittadino alla sanità: andremo avanti dunque con l’implementazione di Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali, ma anche con l’estensione di telemonitoraggio e telemedicina”. “Grandi sfide ci attendono – ha ricordato – . Ritengo fondamentali la riduzione delle liste d’attesa, su cui siamo già fortemente ingaggiati, e la riorganizzazione dei Pronto Soccorso. Realizzeremo nuovi ospedali connessi col territorio e che saranno un riferimento per la sanità moderna e rinnoveremo gli esistenti con un piano di investimenti di oltre 4 miliardi, sostenendo la ricerca e il trasferimento tecnologico”. Perché “vogliamo una Lombardia al servizio dei cittadini. In una situazione globale di policriticità a rapida diffusione e ad alto impatto, dobbiamo rivoluzionare il modo di concepire l’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari, programmando un futuro pronto a rispondere a tutti i bisogni dei cittadini e lavorando in primo luogo sulla prevenzione”. Fontana ha anche sottolineato che mettersi al servizio dei cittadini “significa anche garantire sostegno alla persona e alla famiglia, valorizzando volontariato e terzo settore, promuovendo progetti di vita per le persone con disabilità, contrastando l’esclusione sociale, garantendo pari opportunità”, ha concluso.

“Abbiamo immaginato innanzitutto una Lombardia connessa, che ponga al centro dei propri investimenti le reti e i servizi per la mobilità e lo sviluppo della connettività digitale, inclusiva e ad alta velocità”. “Tra i nostri obiettivi strategici di legislatura – ha spiegato – ci sarà il potenziamento della mobilità veloce tra i grandi centri urbani e i diversi territori della nostra Regione, il rafforzamento del trasporto pubblico locale e del servizio ferroviario regionale”. “E saranno impegni fondamentali lo sviluppo della rete 5G ed il completamento della rete a banda ultra-larga”, ha sottolineato.

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