Rapine in gioiellerie e sale slot, tre arresti a Rho

Minacciavano le vittime armati di fucile a canne mozze e di una pistola. I tre sono due fratelli e un amico, tutti tossicodipendenti. Sono accusati di sei rapine con un bottino di oltre 350 mila euro.

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Tre tossicodipendenti di 35, 28 e 25 anni (i primi due sono fratelli) sono stati arrestati dai Carabinieri di Rho (Milano) perché accusati di aver messo segno sei rapine ai danni di centri scommesse e gioiellerie nell’hinterland milanese. I tre, che gravitavano tra Rho (Milano) e Rozzano (Milano), sono stati arrestati l’1 marzo a Rozzano su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano. Le accuse ipotizzate sono rapina continuata aggravata, ricettazione, detenzione illegale di armi e lesioni personali, in riferimento a sei colpi avvenuti dal 17 novembre 2022 al 22 febbraio 2023. I presunti rapinatori avevano destato particolare allarme sociale perché minacciavano le vittime con armi da fuoco, un fucile a canne mozze e una pistola, puntate al volto dei rapinati. Il bottino totale delle sei rapine ammonterebbe, secondo le accuse, a 353mila euro. Il colpo più ingente è stato messo a segno il 22 febbraio in una gioielleria a Rho, da dove erano stati portati via ori per circa 260 mila euro. Le altre rapina sono state messe a segno a Lainate (Milano) e Caronno Pertusella (Varese).

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