Cospito, giovedì presidio anarchici sotto alla sede di FdI a Milano

"Andiamo a gridare tutta la nostra rabbia sotto le finestre di questi assassini!". Il presidio si terrà alle ore 18 in corso Buenos Aires davanti alla sede milanese di Fratelli d'Italia. Cospito dal carcere: "Pronto a morire contro il 41 bis".

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“L’assemblea cittadina milanese contro il 41 bis e l’ergastolo ha indetto per giovedì 2 marzo (domani) un presidio solidale ad Alfredo Cospito sotto la sede di Fratelli d’Italia a Milano”. Lo si legge sui profili social di ‘Galipettes’, centro sociale milanese vicino alla galassia anarchica. “Restiamo al fianco di Alfredo, fino all’ultimo respiro – si legge nel post -. I fascisti della Meloni che sono da mesi al governo non sono soltanto i responsabili politici della condanna a morte del compagno, ma anche di tutte quelle morti che ‘ordinariamente’ avvengono all’interno delle carceri italiane, delle centinaia di morti che lo Stato assassina quotidianamente sul posto di lavoro, nelle guerre imperialiste finanziate e appoggiate anche dall’Italia, delle morti sui confini e nel mar Mediterraneo. Pochi giorni fa l’ennesimo drammatico naufragio vicino alle cose di Crotone. Altre decine di morti. E dal governo soltanto dichiarazioni vomitevoli – continuano gli anarchici – che non fanno altro che alimentare il nostro odio nei loro confronti. Andiamo a gridare tutta la nostra rabbia sotto le finestre di questi assassini!”. Pubblicato sugli stessi profili anche un volantino in cui ‘Fratelli d’Italia’ è scritto capovolto. Il presidio, si legge, si terrà alle ore 18 in corso Buenos Aires davanti alla sede milanese di Fdi. Gli anarchici di Galipettes saranno anche “al fianco di Alfredo” al corteo di sabato a Torino.

“Oggi sono pronto a morire per fare conoscere al mondo cos’è veramente il 41 bis”. E’ quanto scrive l’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre 133 giorni, in una lettera che ha superato la censura e resa nota oggi dal difensore, Flavio Rossi Albertini, nel corso di una conferenza stampa al senato in cui ha annunciato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Una missiva scritta in carcere, prima del trasferimento dal penitenziario di Sassari a quello di Opera. “Il più grande insulto per un anarchico – scrive il 55enne nei confronti del quale è stato disposto il carcere duro per quattro anni – è quello di essere accusato di dare o ricevere ordini. Quando ero al regime di alta sorveglianza avevo comunque la censura e non ho mai spedito pizzini ma articoli per riviste anarchiche, mi era permesso di leggere quello che volevo, di evolvere. Settecentocinquanta persone lo subiscono senza fiatare”. Nello scritto, Cospito si dice “convito” che la sua “morte porrà un intoppo a questo regime e che i 750 che subiscono da decenni il 41 bis possano vivere una vita degna di essere vissuta, qualunque cosa abbiano fatto” per poi concludere: “amo la vita, sono un uomo felice non vorrei scambiare la mia vita con quella di un altro. È proprio perché la amo non posso accettare questa non vita senza speranza”. Le condizioni di salute del detenuto restano “stazionarie”. Dall’inizio del digiuno, il 20 ottobre scorso, ha perso 50 chili.

FIDANZA (FDI): NON CI FAREMO INTIMIDIRE

“Sui social del centro sociale milanese Galipettes è apparso un orrendo manifesto che annuncia un presidio anarchico “sotto la sede di Fratelli d’Italia”, scritto a testa in giù per evocare Piazzale Loreto. Le righe che accompagnano il manifesto sono ancora peggiori: “i fascisti della Meloni sono i responsabili politici della condanna a morte di Cospito, dei morti sul lavoro e nel mar Mediterraneo”. Ecco il risultato del fanatismo di una minoranza ma anche di tanti cattivi maestri che istigano all’odio. Non ci faremo intimidire né trascinare in questa spirale. Difenderemo l’Italia, lo Stato e le istituzioni con la forza delle nostre idee e della nostra libertà”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, commentando la manifestazione indetta dagli anarchici del Galipettes in solidarietà a Cospito contro Fratelli d’Italia.

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