“Durante questo Piano freddo abbiamo accolto già 800 persone, che si aggiungono alle 1000 accolte in tutto l’anno nei centri ordinari. Di queste 800, ben 500 sono nuove: erano persone non conosciute nei nostri luoghi di accoglienza ma che quest’anno siamo riusciti ad agganciare. Questo è frutto di un lavoro molto importante fatto dalle tante unità mobili in rete con il Comune”. Così l’assessore al Welfare, Lamberto Bertolé, a margine della presentazione del potenziamento del servizio della cucina mobile di Fondazione Progetto Arca che distribuisce pasti caldi alle persone senza dimora. “Stiamo pensando di fare un censimento per capire meglio le storie di queste nuove persone che abbiamo accolto – ha spiegato – . I nuclei familiari non sono accolti solitamente dal Piano Freddo ma da un’accoglienza più stabile e ordinaria. Qui si parla di persone singole, adulti, in alcuni casi con un percorso migratorio. Quindi passano da Milano ma non hanno ancora un approdo definito. In altri casi, sono persone che stanno a Milano da anni e si trovano in una nuova conduzione di fragilità”. Molti scelgono di venire a Milano “perché è attrattiva, sanno che qua c’è una rete di accoglienza. C’è chi transita e va via e c’è chi, per fortuna, dal Piano Freddo passa all’accoglienza ordinaria”. “Infatti – ha precisato Bertolé – . Una parte di quelli che non tornano al Piano Freddo sono accolti stabilmente nel nostro sistema, che è fatto di luoghi di accoglienza, housing first, residenze sociali temporanee e accompagnamento verso l’autonomia”. “C’è la capacità di un sistema di non dare solo risposte emergenziali ma, laddove ci sono le condizioni minime, di accompagnare le persone verso percorsi strutturati di reinserimento sociale, quindi credo che il ricambio sia anche legato a questo”. L’assessore ha anche fatto riferimento al tema delle “nuove povertà”: “Il meccanismo si autoalimenta con la crisi che tutti stiamo affondando. I poveri assoluti nel nostro Paese sono aumentati negli ultimi anni di un milione di unità, quasi del 20%, passando da 4,6 a 5,6 milioni. Nonostante il reddito di cittadinanza. Quindi è una sfida molto impegnativa e dobbiamo intensificare gli sforzi”, ha spiegato. Lo stesso assessore ha fatto sapere che il Comune ha aperto l’undicesimo centro di accoglienza nell’ambito del Piano Freddo, in via Santa Monica. Nuovi 25 posti gratuiti gestiti  dal progetto Arca dentro un centro socio-ricreativo-culturale del Comune, i cosiddetti centri anziani.  “La cosa che mi ha molto colpito – ha proseguito – è che le persone del centro anziani erano contente di poter accogliere persone senza dimora quando loro non ci sono, durante la notte. Quindi un luogo che di giorno vede gli anziani stare insieme, ballare, socializzare e di notte diventa un luogo di accoglienza. Poi la mattina si ritrasforma in un luogo per le persone anziane”. “Mi sembra un bel modo di dare risposte a diversi bisogni sociali tenendo insieme le necessità di tutti”, ha sottolineato Bertolé, precisando che “dal 28 novembre, il Piano Freddo del Comune ha permesso l’ospitalità di oltre 800 persone, grazie anche alla disponibilità a condividere gli spazi da parte dei gestori dei centri socioricreativi. Uno sforzo, quello di garantire un posto al caldo a chiunque sia disposto ad accettarlo, che si integra con il lavoro delle unità mobili che monitorano la situazione in strada dei senza dimora”.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteUniversità, Bernini agli studenti “Merito non è istantanea ma percorso”
Articolo successivoImprese, 386 mila assunzioni previste a febbraio
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati