“Se vogliamo realizzare le opere necessarie per le Olimpiadi Milano Cortina bisogna andare in gara con prezzi adeguati e dare attuazione ai meccanismi revisionali in tempo, per evitare squilibri economici e sovraesposizioni da parte degli appaltatori. Il modello attuale dei prezzari non funziona più e le gare rischiano di andare deserte. In altri Paesi esistono quote minime del contratto da affidarsi alle PMI per grandi appalti”. Così Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, durante il suo intervento al convegno ‘Verso Milano-Cortina 2026’. “Non posso che evidenziare l’assurdità di un sistema di prezzari incomparabili: declaratorie diverse tra Regioni, logiche analitiche difformi, prezzi variabili – ha proseguito De Albertis – . Un sistema complesso per le imprese e per chi controlla, che genera un inspiegabile disallineamento. Sono necessari gli indici correttivi per territorio ma devono essere applicati a un quadro chiaro che oggi non c’è”. “I grandi eventi devono essere la leva per far crescere anche le filiere produttive che in Italia sono composte prevalentemente da PMI, che sono per oltre l’80 % nel nostro settore”, ha sottolineato, perciò “occorre, pertanto, prevedere nuove forme di coinvolgimento delle PMI, perché senza questa componente della filiera i lavori non si faranno”.
“La nostra sollecitazione alle stazioni appaltanti di questo grande evento, ed in particolare alla Società Milano Cortina è, quindi, – ha aggiunto De Albertis -, quella di considerare anche le PMI, la spina dorsale del nostro sistema produttivo, con l’obiettivo di favorirne la crescita attraverso una migliore distribuzione delle risorse pubbliche, scongiurando l’eventualità che restino schiacciate dalle grandi e permettendo che si inneschi un nuovo modello di filiera, più moderno, efficiente ed efficace”.
De Albertis ha infine evidenziato come “L’esperienza dei grandi lavori, che negli anni passati hanno interessato il territorio, dimostra come le nostre imprese siano state spesso coinvolte solo in qualità di fornitrici di “mezzi e manodopera”, con “contratti capestro, penali e garanzie spropositate. Nessuna interlocuzione e visibilità con la stazione appaltante. Nessuna possibilità di dimostrare e accrescere la propria competenza”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati