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Il Presidente della Repubblica Mattarella alla Bocconi: ha intercettato e precorso la modernità

"Centoventi anni, sono un arco di tempo ampio per la vita di una Università, questo arco di tempo ha permesso di intercettare, percorrere e precorrere la modernità". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, aprendo con il suo saluto la cerimonia in onore di Mario Monti nell'Aula Magna dell'Università milanese.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Milano in occasione della cerimonia dal titolo “La Bocconi, l’Italia, l’Europa. L’Università saluta Mario Monti (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Centoventi anni, sono un arco di tempo ampio per la vita di una Università, pur se nel mosaico delle nostre Università ve ne sono alcune che sfiorano il millennio di storia. Questo arco di tempo ha permesso alla Bocconi di intercettare, percorrere e precorrere la modernità”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo con il suo saluto la cerimonia in onore di Mario Monti nell’Aula Magna dell’Università milanese. “Un sentimento – prosegue Mattarella – che ha animato tutto il percorso di Milano, della Lombardia, dell’Italia, favorendone l’inserimento nel contesto europeo. Ancor oggi un percorso sinonimo di apertura e di innovazione.”  Il capo dello Stato ha sottilineato che “la Bocconi ha accompagnato, in stretta interazione sociale ed economica, la trasformazione della città di Milano, offrendo un accumulo di saperi e di sperimentazione dell’innovazione di grande valore, confermando come le Università sappiano essere fondamenta e motore di sviluppo.”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta Mario Monti, Senatore a vita, in occasione della cerimonia dal titolo “La Bocconi, l’Italia, l’Europa. L’Università saluta Mario Monti
(foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il Presidente Mattarella ha poi concluso: “Mario Monti ha rappresentato, e rappresenta, una storia esemplare di scienziato dell’economia; di educatore, come poc’anzi ha testimoniato la studentessa, con quelle belle parole; di statista italiano ed europeo; che ha segnato fortemente, in passaggi delicati, la vita del nostro Paese, del continente e della dimensione internazionale, come abbiamo ascoltato dalla Presidente von der Leyen, dal Presidente Trichet, dal Presidente Amato, dal direttore De Bortoli, dal Rettore, dal Professor Tabellini, dal nuovo Presidente, il Professor Sironi, cui rivolgo gli auguri migliori. Un impegno, quindi, quello del Professor Monti, che non verrà meno né presso la Bocconi né presso le istituzioni italiane ed europee.”

 

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La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati
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