Questa nostra strana Repubblica è davvero strana. Sicuramente è un posto dove nessuno ma proprio nessuno è al sicuro da quelli che si possono definire poteri forti. Tra i quali non è mai annoverabile la politica. Sono poteri forti quelli delle banche, quelli dell’economia, e soprattutto quelli dell’informazione; dove per informazione non si intendono i giornalisti o i giornali ma quelli che riescono a far transitare le cose sui giornali e tra le mani dei giornalisti, che il più delle volte pubblicano eseguendo gli ordini.

Renzi e il ricatto

Ora, la storia è quella di un filmato. C’è Matteo Renzi che si incontra con un dirigente dei servizi segreti in un autogrill. Perché si incontra con questo dirigente, che poi è stato cacciato? Non si è mai capito. La spiegazione, abbastanza risibile, è che si dovevano fare gli auguri di Natale.

Quattro mesi dopo Report pubblica quelle immagini. Chi le ha mandate? Una professoressa di arte, che già le aveva girate al Fatto Quotidiano senza aver risposta.

Praticamente una tizia, che afferma di non aver riconosciuto né Renzi né il dirigente dei servizi segreti, dichiara di aver ripreso i due parlare in due video scattando anche 13 foto, senza sapere chi fossero i due.

 

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La Repubblica del ricatto

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