Area B, scintille tra Regione e Comune di Milano

Un vero e proprio boom di richieste per Move In, il dispositivo offerto dalla Regione per circolare nell'Area B in deroga ai divieti che il Comune di Milano ha confermato da ottobre. L'assessore regionale all'Ambiente, Cattaneo, attacca il sindaco Sala.

181

“È davvero paradossale che il sindaco Sala si lamenti con la Regione per le supposte difficoltà nell’istallazione di Move-In, che il Comune non ha mai amato. Oggi Move-In, voluto e realizzato da Regione Lombardia, è l’unico strumento offerto ai cittadini, ancor più ai milanesi, per continuare a circolare con il proprio veicolo per un certo numero di km, andando incontro alle difficoltà che le limitazioni del Comune di Milano sull’Area B stanno creando. Proprio per questo, abbiamo avuto un boom di richieste di installazione di ‘scatole nere’: nei primi 20 giorni di settembre oltre 22.000, il 150% in più rispetto a tutte quelle avute lo scorso anno. Il 75% di queste richieste è motivato proprio dalla possibilità di entrare in Area B e 2/3 riguardano categorie di veicoli (Diesel Euro5 e Euro4 con Filtro antiparticolato e benzina Euro2) limitati solo dal Comune di Milano”. L’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, replica così alle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Sala. “Dunque, il sindaco Sala dovrebbe ringraziare la Regione Lombardia che viene incontro alle richieste e alle necessità dei suoi cittadini, e contribuisce a limitare la pressione di quella che è una vera e propria rivolta contro la scelta di bloccare in tutta l’Area B veicoli comprati nuovi anche solo 5/6 anni fa, che non sono oggetto di limitazione né da parte di Regione Lombardia né delle altre Regioni del bacino padano”, prosegue Cattaneo. “Per quanto riguarda le installazioni – continua – abbiamo avuto difficoltà con un solo fornitore che è rimasto a corto di black box ed è già stato escluso dalle opzioni di scelta. Stiamo anche cercando di semplificare la procedura informatica si adesione, ma il vero tema oggi è riuscire a smaltire le richieste di installazione che continuano ad arrivare al numero di oltre 1.000 al giorno”. “Il Comune di Milano, dunque, invece che criticare si faccia parte attiva: ad esempio avremmo la possibilità – conclude Cattaneo – di istituire una ‘giornata di installazione Move-In’ in una grande area milanese dove poter chiamare a raccolta tutti gli installatori accelerando le procedure. Il principale fornitore si è già reso disponibile, ma dal Comune non ha avuto risposte. Alla luce di tutto ciò, mi sembra che la Regione sia venuto in aiuto di Milano per cercare di rispondere a un’esigenza reale di moltissimi cittadini; proprio per questo dal sindaco Sala mi sarei aspettato un atteggiamento diverso”.

Print Friendly, PDF & Email