Ecco perché il Manzoni fa bene ad occupare. Il commento di un manzoniano doc

A Milano, al liceo classico Manzoni, alcuni studenti (alcuni perché la maggioranza non c’è mai in queste cose) hanno deciso di occupare la scuola per contestare il risultato delle elezioni. Messa così è una cosa da roncolate in testa. Che cavolo vuol dire non fare lezione per contestare il risultato di un voto democratico? Ma siete pazzi?

Io sono un ex manzoniano. La prima manifestazione che abbiamo fatto, ormai qualche decade fa, era per contestare gli esperimenti nucleari nelle isole Mururoa da parte dell’allora presidente francese Chirac. Anche allora si diceva: che cavolo vuol dire non fare lezione per contestare la scelta di un presidente di uno stato straniero riguardante isole dall’altra parte del mondo?

Giusto manifestare contro il risultato delle elezioni? No. Ma fanno bene lo stesso

Io sono un ex manzoniano, e dico con orgoglio – sebbene non possa essere tacciato di simpatie “comuniste” – che quando gli studenti del Manzoni ritengono che qualcosa sia errato, fanno sentire la loro voce. Certo, alcuni di quelli che manifestano, o occupano, o fanno autogestione, lo fanno perché non hanno voglia di studiare e se ne stanno a casa. Ma io ricordo i laboratori di cinema, le lezioni con esperti, gli approfondimenti. Ora: è giusto manifestare contro il risultato delle elezioni? No. E’ giusto manifestare contro la decisione di un capo di stato estero? No. E’ utile, soprattutto? Assolutamente no.

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