“Io credo che ormai non ci fossero più le condizioni per proseguire. Forza Italia e la Lega hanno cercato una soluzione per dare un’opportunità di continuare escludendo dal Governo il Movimento 5 Stelle, che erano quelli che avevano creato questa situazione, ma quest’opportunità non è stata colta. La crisi di governo è stata determinata esclusivamente dai comportamenti del Pd che ha cercato di destabilizzare presentando delle proposte di legge assolutamente divisive, e poi dai 5 Stelle che concretamente hanno tolto il loro sostegno al Governo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

“Questa crisi di Governo è molto dannosa per gli italiani. Viviamo in un momento di grande difficoltà: abbiamo una pandemia che non è ancora risolta, abbiamo una guerra nel nostro continente, abbiamo una crisi energetica che porta ad un aumento delle bollette per tutte le famiglie e per le imprese, soprattutto quelle medio piccole. Inoltre, abbiamo un’inflazione galoppante. Io mi sarei augurata di poter continuare ad avere un governo autorevole e forte, che potesse continuare ad affrontare i problemi che i cittadini e le imprese hanno e che ci troveremo ad affrontare durante l’autunno difficile”. Lo ha detto l’assessore al Welfare e Vice Presidente Letizia Moratti a margine di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia. “Purtroppo così non è stato e credo che l’unica soluzione possibile sia ovviamente quella delle urne”, conclude l’assessore.

“Le responsabilità di questa crisi di Governo sono del M5S e del PD, che con i loro ricatti e le loro forzature hanno minato dall’interno l’operato del governo Draghi. Forza Italia era pronta a proseguire, ma con l’attuale esecutivo non c’erano più le condizioni per andare avanti in maniera serena”. Così il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Gianluca Comazzi, interpellato da MiaNews sulla crisi di governo, con le dimissioni annunciate stamattina dal premier Mario Draghi a seguito del mancato voto di fiducia di ieri al Senato da parte di Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle.

“Quello che mi sembra di poter dire è che i partiti che hanno scelto di non rinnovare la fiducia a Mario Draghi hanno voluto negare una evidenza. Di fronte alla responsabilità alcuni partiti hanno scelto una strada diversa”. Lo ha dichiarato il capogruppo del Pd in Regione, Fabio Pizzul.

Niccolò Carretta (AZIONE), consigliere regionale di Azione, il Partito di Carlo Calenda ha commentato così l’epilogo parlamentare della giornata di oggi: “La giornata di oggi ci ha messo di fronte – per l’ennesima volta – ad uno spettacolo impietoso con la destra e i 5 stelle che rappresentano la peggio politica che meritano i cittadini. Ha vinto la coalizione Putin contro un uomo per bene e serio che si è messo con umiltà al servizio delle Istituzioni. Ora che le maschere sono cadute e le forze politiche si sono dimostrate per quel che sono – bisogna lavorare sul piano regionale per raccogliere l’eredità di Draghi in termini di agenda politica e raccogliere il malcontento dei cittadini che hanno capito di chi non potersi più fidare”.

“Vergogna! Follia! Irresponsabilità! Non ci sono altre parole per commentare quanto accaduto ieri nell’aula del Senato – dichiara senza mezzi termini Elisabetta Strada, Consigliere Regionale del Gruppo Lombardi Civici Europeisti – Un’ulteriore pessima pagina di storia del nostro Paese che porterà non solo ad una crisi ancor più grave ma anche ad un ulteriore allontanamento delle persone dalla politica!
“Ora si andrà a votare, solo e soltanto perché i sondaggi li danno in vantaggio. Che pagina oscena! Povera Italia. Poveri italiani. Ricordiamocelo al prossimo turno elettorale” conclude Strada.

“Concordo col segretario Salvini sul fatto di non poter continuare con un governo all’interno del quale c’erano i cinque stelle che avevano provocato una settimana prima questa inutile crisi.” Lo ha dichirato il consigliere regionale della Lega, Gian Marco Senna.

“Proviamo ad astrarci dal risultato della bagarre di ieri e riflettiamo sulla qualità del dibattito parlamentare delle ultime settimane. Nel mondo ci sono cambiamenti climatici spaventosi, differenze sociali che si allargano, una pandemia che ci ha messo in ginocchio, guerre che ci coinvolgono direttamente e di cosa si dibatte in Parlamento? Di concessioni balneari? Di taxi, con i partiti che si dividono per calcolo elettorale?”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la crisi di governo sulle sue pagine social. “Abbiamo ancora bisogno in questo difficilissimo XXI secolo di Camere così, di deputati e senatori senza alcuna competenza e storia professionale che sono rimasti attaccati alla sedia fino a che hanno maturato l’indennità di pensione, alcuni dei quali farfugliano in un italiano incerto? – ha aggiunto -. No, di tutto ciò non abbiamo più bisogno. Sono sindaco di Milano da sei anni e ho visto passare e morire cinque Governi. A tutto c’è un limite. E c’è sempre più da pedalare”.

Dario Violi (coordinatore regionale M5S Lombardia): «Avevamo posto questioni economiche e sociali, ci è stato risposto con una richiesta di delega in bianco e schiaffi in faccia.  Arrivati a questo punto meglio siano i cittadini a esprimersi in merito ai programmi delle forze politiche. La nostra proposta è chiara. Siamo vicini alle famiglie, che soffrono gli effetti della crisi pandemica e del caro energia, ai lavoratori che chiedono la dignità di un salario equo e alle piccole medie imprese da cui passa la ripresa e la tenuta economica del Paese. Continueremo a batterci per una transazione ecologica ed energetica, attraverso la quale guidare l’Italia verso un futuro sostenibile».
Il Presidente Regionale Attilio Fontana accusa M5S e PD di aver causato la crisi. Violi: «Tutto il Paese ha visto Lega e Forza Italia decidere di far cadere il governo. Una scelta dettata esclusivamente da ragioni di opportunismo politico. Abbiano almeno la decenza di assumersene la responsabilità. Fontana e il centrodestra lombardo non fuggano come Salvini, che ieri in Senato non ha nemmeno avuto il coraggio di prendere la parola per la dichiarazione di voto».

“Noi no ci aspettavamo niente di più in tutta coerenza con quello fatto fino adesso, un’opposizione sana ma soprattutto coerente. E’ giusto dare la parola agli italiani.” Così ha commentato ai nostri microfoni il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Franco Lucente. 

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