“C’è un nome perfetto per tenere insieme un campo riformista e progressista: si chiama Carlo Cottarelli. Ha lavorato per noi al programma per l’Italia ed è nelle agorà democratiche”. Lo ha dichiarato il leader di Azione Carlo Calenda a margine dell’apertura della nuova sede del partito a Milano in via Garofalo, interpellato dai cronisti sulle elezioni regionali del 2023. “Se Letta vuole fare veramente un lavoro di alleanza lo facciamo in Lombardia – ha proseguito – Il Movimento 5 Stelle non c’è più, quindi il problema non si pone”. Sui rapporti col Pd Calenda ha aggiunto: “Il candidato elettorale è Cottarelli. Se però si mettono a dire ‘no non decidiamo, c’è Majorino o c’è mia zia…’ allora se lo fanno da solo”. “In Lombardia per il sistema elettorale si deve cercare di fare un accordo – ha aggiunto il leader di Azione – Noi preferiamo andare con un terzo polo che sostenere un candidato improbabile che perderebbe. Se c’è Cottarelli d’accordo. Se invece si deve perdere tempo con delle finte primarie noi facciamo altro”. Interpellato dai cronisti sulla effettiva disponibilità a candidarsi di Carlo Cottarelli, il leader di Azione è fiducioso. “Certamente diventerà indisponibile se cominceranno a dire che faranno le primarie nel 2038. Se c’è una cosa che ho imparato a Roma è che per fare le cose bene ti ci vuole un sacco di tempo. Non è che uno diventa candidato del centrosinistra liberaldemocratico e per questo conquista la Regione: deve andare in giro deve farsi conoscere e conoscere i problemi della Regione”, ha concluso Calenda. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati