Moschea a Milano, valida l’offerta della Casa della Cultura Islamica

Per il bando relativo all'assegnazione dell'immobile di via Esterle del comune è stata ritenuta valida l'offerta della Casa della Cultura Islamica di via Padova. "Milano deve avere un luogo di culto degno e ufficiale" dice il presidente Asfa Mahmoud.

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Sono due le offerte arrivate al Comune di Milano, entrambe da comunità islamiche, per il bando relativo all’assegnazione di due aree di proprietà comunale, l’immobile di via Esterle 15/17 e l’area di via Marignano, per la realizzazione di luoghi di culto. Le offerte sono  entrambe relative all’immobile di via Esterle,  ma una delle due non è stata ritenuta valida nel corso della seduta pubblica dell’apertura delle buste. Per l’area di via Marignano la gara è andata invece deserta. La prima offerta è arrivata il 27 maggio da parte della Casa della Cultura islamica di via Padova 144. La seconda offerta è arrivata il 30 maggio dal Milan Muslim Center di via Cavalcanti, ma non è stata ritenuta valida in quanto i rappresentanti della associazione non hanno realizzato il sopralluogo, come previsto dal bando, inoltre l’attività svolta non è prevalentemente religiosa ma di promozione sociale. “Milano deve avere un luogo di culto degno e ufficiale, all’altezza di una città internazionale – ha detto Asfa Mahmoud, presidente della Casa della cultura islamica di Milano -. In città ancora non c’è una moschea e ci sono 100 mila musulmani residenti, che hanno il diritto di avere un luogo di culto”. L’immobile di via Esterle verrà ristrutturato, non ci sarà quindi una moschea con il minareto, ma sarà conservata la struttura già esistente. La comunità avrà un grande salone dove potranno pregare molti fedeli, un giardino, spazi per i bambini e una sala conferenze. La nuova moschea sarà finanziata con i soldi donati dalla comunità.  Concluso l’iter amministrativo ci sarà il passaggio in Consiglio comunale per la ratifica dei vari passaggi.

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