“Sono inclusivo”, il progetto che avvicina i ragazzi alla disabilità

Nel progetto delle associazioni SON-Speranza Oltre Noi e CBM Italia gli studenti del liceo Volta di Milano partecipano a laboratori esperienziali per entrare in contatto con la disabilità attraverso l’arte, lo sport, la danza, la lettura.

82

La ‘Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità’ vissuta e interpretata dagli studenti delle scuole superiori: è l’obiettivo del percorso formativo “Sono inclusivo”, un progetto pilota ideato dalle associazioni SON-Speranza Oltre Noi e CBM Italia e proposto nell’anno scolastico in corso alle ragazze e ai ragazzi delle classi terze, quarte e quinte del liceo scientifico Volta di Milano.

Come è possibile vivere la Convenzione tutti i giorni, riflettendo sui diritti umani e sulle responsabilità individuali e collettive? Come si può essere inclusivi nella propria quotidianità? A queste domande risponderanno i ragazzi al termine del percorso proposto, iniziato nei mesi scorsi con alcuni incontri teorici in classe e online, e che ora prosegue con i laboratori esperienziali utili ad entrare in contatto con la disabilità attraverso l’arte, lo sport, la danza, la lettura.

Nella sede milanese di CBM Italia i ragazzi sono coinvolti in un workshop multisensoriale condotto dalla storica dell’arte Selene Carboni, specializzata in educazione tattile per non vedenti. Obiettivo del laboratorio: sensibilizzare gli studenti sulla disabilità visiva, in particolare mettendosi nei panni di una persona priva del senso della vista e dovendo quindi attivare altre percezioni per relazionarsi con lo spazio e le persone. Per mezzo di attività pratiche come camminare al buio, manipolare la creta e ricreare opere famose in tableau vivant (quadri viventi), i ragazzi potranno scoprire una nuova e potente modalità di comunicazione basata sull’esperienza diretta e sul fondamentale senso del tatto.

 

Ascolta la puntata di Lombardia Buone Pratiche andata in onda domenica 22 maggio

 

Print Friendly, PDF & Email