Nella giornata mondiale delle api si celebra il ruolo che le api e gli insetti impollinatori svolgono nella perpetuazione della vita vegetale. Ma per difendere le api non bastano le parole: le api soffrono se soffre l’ambiente in cui vivono. In una città come Milano la loro sopravvivenza non è affatto scontata. È quanto denuncia Legambiente Lombardia che punta il dito contro l’impiego massiccio negli edifici e su verde pubblico di insetticidi contro le zanzare adulte già da inizio maggio, come annunciato dal sito di AMSA.  «Sono trattamenti che si effettuano nebulizzando pesticidi che, purtroppo, non sono affatto specifici per le zanzare, ma colpiscono tutti gli insetti, soprattutto gli utili impollinatori – spiega Franco Beccari, presidente del circolo Legambiente Retemabiente di Milano –. Inoltre, sono tossici per gli animali domestici, felini in particolare, e pericolosi per gli esseri umani: le molecole impiegate colpiscono le cellule nervose delle loro vittime, e possono per questo danneggiare lo sviluppo neurologico, soprattutto dei bambini». Proprio per questi motivi le autorità sanitarie sconsigliano fortemente di farvi ricorso se non in circostanze straordinarie. L’ATS Brianza, ad esempio, sul proprio sito, scrive che “Il trattamento adulticida è giustificato soltanto da una emergenza sanitaria indicata dall’Autorità sanitaria o in casi eccezionali in cui l’infestazione sia a livelli tali da determinare una molestia insopportabile, soprattutto in siti sensibili”. «Chiediamo al Comune di Milano di celebrare la giornata delle api attraverso un’azione concreta ma fondamentale: dicendo basta ai trattamenti adulticidi nelle aree verdi pubbliche, intensificando le azioni preventive e di igiene ambientale contro la proliferazione delle zanzare, ed inoltre emanando una ordinanza, coerente con le raccomandazioni sanitarie, che vieti tali trattamenti anche nelle aree condominiali e private» conclude Beccari. La strada maestra per la lotta alle zanzare secondo l’associazione richiede una mirata igiene ambientale, a partire dall’eliminazione dei rifiuti abbandonati, dove possono formarsi piccole raccolte d’acqua in cui le zanzare si riproducono; una lotta alle larve nei tombini, nelle caditoie e in generale dovunque possa raccogliersi acqua ed infine una corretta informazione ai cittadini, raccomandando l’uso di zanzariere da applicare agli infissi e l’eliminazione di piccoli ristagni d’acqua per esempio nei sottovasi.

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