Dunque, Eni ha aperto un conto in rubli per pagare il gas. Ripetiamo: la nostra compagnia petrolifera e di approvvigionamento energetico, una delle più grandi del mondo, ha aperto un conto in rubli per pagare il gas.

Stiamo pagando a Putin il gas in rubli

Traduciamo: stiamo pagando a Putin il gas in rubli. Ancora, andiamo avanti con la traduzione: stiamo facendo quello che ci ha chiesto di fare Putin. 

Anzi, che ci ha imposto di fare. E noi, Europa, noi, Italia, mentre ci atteggiamo con la faccia feroce e andiamo a fare le gite di dispiacere a Bucha, paghiamo Putin con la valuta che lui vuole per andare avanti a creare altre Bucha. C’è poco da dire, ed è così. Questo non ve lo racconteranno sui giornali. Non vi diranno sui giornali, e non metteranno nell’apertura della prima pagina che il rublo (vedasi grafico qui sotto), è ai suoi massimi da oltre un anno.

Ripetiamo, per chi si fosse distratto: il rublo – nel bel mezzo di una guerra con mille sanzioni a Putin – è ai suoi massimi da prima del maggio 2021. Ci siamo capiti?

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Il rublo ai massimi è la dimostrazione dell’ipocrisia degli stati Ue

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