Teatro alla Scala, matinée con Sylvia ricordando il concerto di Toscanini del 1943

L’11 maggio di settantasei anni fa Arturo Toscanini saliva sul podio del Teatro alla Scala per dirigere il concerto di riapertura della sala ricostruita dopo i bombardamenti dell’estate del 1943. Per festeggiare la ricorrenza la Scala si apre alla città con una rappresentazione gratuita del primo atto di Sylvia.

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Sylvia - Martina Arduino Claudio Coviello - ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

di Clizia Gurrado

L’11 maggio di settantasei anni fa Arturo Toscanini saliva sul podio del Teatro alla Scala per dirigere il concerto di riapertura della sala ricostruita dopo i bombardamenti dell’estate del 1943.

Per festeggiare la ricorrenza questo mercoledì 11 maggio alle ore 11.30 la Scala si apre alla città con una rappresentazione gratuita del primo atto di Sylvia, il balletto sulle note di Léo Delibes che viene riproposto nella Stagione in corso proprio a partire da questa serata, con la coreografia di Manuel Legris e con l’Orchestra diretta da Kevin Rhodes.

La produzione, con le fastose scene e i costumi di Luisa Spinatelli, aveva inaugurato con successo la Stagione di Balletto 2019/2020. Tra gli interpreti della matinée Maria Celeste Losa come Sylvia, Timofej Andrijashenko come Aminta, Gabriele Corrado come Orione, Mattia Semperboni come Eros, Alessandra Vassallo come Diana, Gioacchino Starace come Endimione.

Il Teatro celebrerà ogni anno la ricorrenza con un evento che metterà in luce uno dei corpi artistici: Orchestra, Coro o Corpo di Ballo. L’anno scorso, in occasione del 75° anniversario, Riccardo Chailly aveva diretto l’Orchestra, il Coro e e il soprano Lise Davidsen in un concerto straordinario il 10 maggio.

L’ingresso al matinée è gratuito con prenotazione obbligatoria on-line (www.teatroallascala.org)

Sylvia torna così in scena dall’11 al 26 maggio per sette recite con grandi ritorni e debutti nei ruoli principali.

Ispirato al dramma pastorale Aminta di Torquato Tasso, Sylvia ou la Nymphe de Diane andò in scena all’Opéra di Parigi nel 1876. Tra fasti mitologici, ninfe, satiri, pastorelli e dei dell’Olimpo, fu la straordinaria partitura di Léo Delibes a trionfare: raffinata e ricchissima nei ritmi, armonie e melodie, ebbe in Čajkovskij un convinto ammiratore.

Nel 2018 Manuel Legris crea la sua versione, dando nuova vita e nuova veste a uno dei grandi classici dell’Ottocento, con freschezza ed energia, caratteri forti e virtuosismi, esaltati dall’allestimento di Luisa Spinatelli.

In una trama ricca e articolata. la freccia di Eros colpisce Sylvia, vincendo il suo rifiuto e facendola arrendere all’amore per il pastore Aminta.

Nel ruolo di Sylvia torneranno Martina Arduino, l’11 maggio in apertura delle recite e nella prima replica del 13; Nicoletta Manni nelle recite del 21 e 24; Maria Celeste Losa il 26 maggio, mentre in debutto sarà Alice Mariani, nelle recite del 20 e 25 maggio. Nel ruolo di Aminta si alterneranno Nicola Del Freo, Marco Agostino e, in debutto nel ruolo, Timofej Andrijashenko.

Sylvia – Martina Arduino – ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

 

11, 13, 20, 21, 24, 25, 26 maggio 2022

SYLVIA

Coreografia

Manuel Legris

da Louis Mérante e altri

Drammaturgia e libretto

Manuel Legris e Jean-François Vazelle

da Jules Barbier e barone Jacques de Reinach

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