Premessa di merito: non solo sono completamente d’accordo con il fatto che si debba mettere il cognome della madre ai figli, ma mi chiedo perché non sia obbligatorio per legge salvo diversa indicazione dei genitori con ultima parola data alla madre. Obbligatorio. I figli li portano in grembo per nove mesi le donne, non gli uomini. Semplice opinione personale, e chiudo qui la parte di merito.

Il passo in avanti della Consulta

Però c’è qualcosa di molto più importante del merito e delle mie opinioni, che è il metodo. Chi ha deciso per la libertà di scelta dei genitori non è stato il Parlamento, ma la Corte Costituzionale. Guardate che fantastico Paese che siamo. Una coppia della Basilicata avrebbe voluto mettere il cognome della madre al figlio peraltro per una motivazione assolutamente corretta: la donna aveva già figli da una precedente relazione e avrebbe voluto averli tutti con lo stesso cognome.

Il compagno di lei era d’accordo. Ovviamente i burocrati comunali si oppongono: il massimo che si può fare è il doppio cognome. Così loro fanno causa, poi ricorso, poi ricorso e via fino alla Consulta. Che decide qualcosa che letteralmente cambierà la storia d’Italia. Letteralmente. Perché le famiglie non appariranno più quello che sono oggi. La Consulta ha fatto fare un passo che per me è avanti, per altri indietro ma che non può essere bollato come irrilevante.

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