Uccide la madre a calci e pugni, schock in Brianza

La lite, le botte, brutali tanto da ucciderla. È accaduto ad Aicurzio; Davide Garzia, 24 anni, al culmine dell'ennesima discussione ha colpito la madre Fabiola Colnaghi, 58 anni. Il sindaco: "Profondamente scosso e sconvolto".

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La lite, le botte, brutali tanto da ucciderla. È accaduto ad Aicurzio, piccolo comune della provincia di Monza, ieri intorno all’ora di pranzo, quando Davide Garzia, 24 anni, al culmine dell’ennesima discussione ha colpito la madre Fabiola Colnaghi, 58 anni, a calci e pugni, togliendole la vita. Un raptus di violenza su cui stanno indagando i carabinieri di Monza. Vedova, casalinga, Fabiola viveva con il figlio Davide, con il quale i rapporti ultimamente erano diventato più tesi. Disoccupato, incensurato, il giovane mal tollerava forse i consigli o le rimostranze di quella mamma che da sola ha continuato a rimanergli accanto dopo la morte del marito, fino a quando non ha ritrovato un nuovo compagno. Secondo una prima ricostruzione, Garzia intorno alle dodici e trenta ha iniziato una discussione con la madre e dalle parole è passato alle mani. In particolare un pugno al volto, scagliato alla donna, l’avrebbe fatta crollare a terra. Resta da chiarire se il giovane si sia accanito con calci e altri pugni sulla mamma oppure no. L’autopsia, disposta dalla Procura di Monza, stabilirà inoltre l’esatta causa del decesso. Il 24 enne ha poi chiamato il 112: “venite, ho ammazzato mia madre”. I carabinieri lo hanno trovato in piedi, immobile, sull’uscio di casa, e sempre lui ha indicato ai militari dove trovare il corpo senza vita di Fabiola Colnaghi. Portato in caserma a Vimercate, Garzia è stato a lungo interrogato dagli inquirenti, che in serata dovrebbero formalizzare il provvedimento a suo carico. Solare, gioiosa, Fabiola era nota in città, come ha raccontato il sindaco di Aicurzio Matteo Baraggia, che la conosceva “da quando eravamo bambini”, anche perché “Aicurzio è una piccola città, si cresce insieme”.

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