Potremmo dare una laurea in lettere indirizzo critico filologico letterario (ovvero ciò che si studia per svolgere l’attività di critico letterario) a Google? Oppure, come dice quel meme: “Date un premio a quel motore di ricerca!“.

A cercare “Gallipedia” viene fuori come primo risultato “L’enciclopedia dei polli, dei galli e delle galline”. Fantastico, e autoironico, considerato che è riferito a noi telespettatori e lettori.

Il secondo risultato, invece, è il libro di cui vorrei parlare oggi. Ovvero “Gallipedia”, ovvero il libro scritto da Massimo Galli per Vallecchi. Spiega la sinossi: “Questo non è il libro sulla pandemia, che scriverà forse un giorno, ma un viaggio nelle esperienze di un uomo rigoroso e con un grande senso del dovere, alla ricerca della persona nascosta dietro al medico e allo scienziato”. Esce domani, e sono 224 domande allo scienziato, come scrive l’autrice, lei davanti e Galli dietro in un post surrealista con foto al contrario.

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Gallipedia, ovvero l’enciclopedia di noi lettori polli

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