C’è una questione di personalismi. A Milano è così. Ed è un problema grave perché più che le idee possono le beghe personali, le quali però hanno un solo difetto: peccano di mancanza di profondità. Però hanno la persistenza che solo le tigne possono avere: bastoni tra le ruote che inceppano, rallentano, infastidiscono. Granelli negli ingranaggi delle macchine della politica che già sono complessi e inclini a un movimento lento, lentissimo. Guardiamo la questione dello stadio di San Siro. Il comitato per salvare San Siro, che poi si traduce nel cacciar via le squadre lontano da Milano, verso Sesto San Giovanni, per lasciare un immobile che costa 20 milioni l’anno come un enorme cero (per carità di patria non usiamo immagini tafazziane) in mano al sindaco, è guidato da uno come Luigi Corbani che ha conti ancora aperti con il primo cittadino Sala e con personalità rilevanti dell’amministrazione. Ora, Corbani impedisce lo stadio? No, fortunatamente non ha questo potere, però si associa allo strepitio che causa confusione, e la confusione è nemica della trasparenza.

 

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https://www.affaritaliani.it/milano/monguzzi-corbani-oppositori-della-maggioranza-problema-costante-per-sala-788156.html

 

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