Milano, hub in Centrale per la prima accoglienza degli ucraini in fuga

Il centro sarà allestito nel sottopasso Mortirolo della principale stazione milanese. Servirà per il primo supporto ma anche per fare il tampone Covid.

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Ucraini in fuga dalla guerra

Un hub sanitario sarà allestito nel sottopasso Mortirolo della stazione Centrale e sarà costituito un fondo per raccogliere aiuti dai milanesi per i profughi ucraini. Sono le principali iniziative che il Comune di Milano sta predisponendo per l’accoglienza della popolazione ucraina in fuga dalla guerra, illustrate nel consiglio comunale dal sindaco Giuseppe Sala. “La nostra Protezione Civile – ha spiegato Sala – è all’opera dal primo giorno di emergenza sia nei centri del Comune che in Stazione Centrale e sarà presente anche nelle strutture di supporto sanitario che la Regione sta allestendo. Prima ancora di pensare alle vaccinazioni dovremo essere certi che a tutti i nuovi arrivati siano fatti con immediatezza i tamponi. Per le centinaia di famiglie fuggite dalla guerra sarà avviato un progetto specifico e di supporto grazie allo stretto coordinamento tra i nostri assessorati e che si occuperà di Politiche Sociali, Protezione Civile, Educazione e Istruzione, Food Policy e Salute”, ha spiegato il sindaco. Per quanto riguarda la raccolta fondi il sindaco ha detto: “In collaborazione con la Fondazione di Comunità, il Comune sta organizzando una raccolta fondi mirata a finanziare i progetti di sostegno alle famiglie ucraine. Nelle prossime settimane, in accordo col Terzo Settore, sarà fatto ogni sforzo per fronteggiare l’emergenza e poi accelerare l’inserimento nella nostra comunità delle centinaia di persone scappate dalla guerra. Grazie alla sinergia tra pubblico e privato saranno avviati percorsi di integrazioni per tutti gli ucraini fuggiti dalle zone di guerra, a partire dai bambini e dalle bambine”. “In questi giorni è stata attivata una cabina di regia coordinata dalla prefettura e coinvolgendo il consolato ucraino. Invitiamo i cittadini ucraini a segnalare al consolato il loro arrivo. È importante per loro e per noi. Grazie al coordinamento col terzo settore stiamo seguendo la fase di prima accoglienza nei caf e nei sai, e grazie alla generosità di tante famiglie milanesi che stanno aprendo le porte delle loro case, stiamo iniziando a ospitare. Stiamo già ospitando in casa Jannacci diverse decine di persone scappate dall’Ucraina. Il canale 02 02 02 è stato dedicato alle informazioni per l’accoglienza degli ucraini. In queste ore stiamo lavorando per facilitare segnalazioni e richieste di aiuto, al tempo stesso agevolando la collaborazione delle tante realtà di Milano”, ha concluso Sala. “E’ difficile dire quanti profughi ucraini arriveranno, ma se pensiamo che sono 22mila i residenti a livello di città metropolitana, se ognuno chiama due parenti sono 40mila persone da accogliere. Ce la faremo con una sinergia tra pubblico e privato”, ha detto inoltre Sala.

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