Parlano di rivolte, di guerra civile russa. Parlano del fatto che il popolo russo si ribellerà a Putin. Dicono che arrestano 8, 10, 12mila persone. Scrivono di Navalny, l’oppositore che dal carcere incita alla rivolta. E tutto questo mi sconforta perché crea illusioni. E perché conferma che per quanto sia un mondo interconnesso, dove appena viene sparato un proiettile finisce su TikTok, non siamo minimamente in grado di comprenderci l’uno con l’altro.

 

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I russi e il padrone: una schiavitù ancora non abolita

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