Ucraina, flashmob”No war” di Sant’Egidio

Di fronte alle crescenti tensioni tra Ucraina e Russia, il movimento giovanile di Sant'Egidio ha promosso il flashmob #nowar mercoledì in piazza San Lorenzo alle Colonne.

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Di fronte alla grande incertezza e alle crescenti tensioni tra Ucraina e Russia, Giovani per la Pace, il movimento giovanile di Sant’Egidio, ha promosso il flashmob #nowar in collaborazione con altre realtà giovanili (Gioventù Aclista, Azione Cattolica Giovani), che si è tenuto ieri sera, mercoledì, in piazza San Lorenzo alle Colonne a Milano.  In tanti si sono uniti alla mobilitazione per la pace, per dire no alla guerra in Europa. In questi giorni Sant’Egidio sta promuovendo iniziative per la pace in diverse città italiane ed europee. Nel corso del flahsmob, ha portato la sua testimonianza una donna ucraina da anni a Milano impegnata in Genti di Pace, il movimento nato nelle Scuole di lingua e cultura italiana di Sant’Egidio, anch’esso tra gli organizzatori del flashmob #nowar e che unisce vecchi e nuovi europei in un’alleanza per testimoniare che vivere insieme è possibile e bello.  “Ni viyni, net voyne! Ucraino e russo, due lingue, due frasi, un solo significato: Sì alla pace. No alla guerra!. È la frase che vogliamo ripetere oggi tutti insieme: No alla guerra! No War! War never again. Sì alla pace.”.  A conclusione del flashmob è stato letto un messaggio di pace: “Basta con parole bellicose nella politica. Basta con vecchi schemi geopolitici che non servono a nulla se non a dividere i popoli e a creare nemici dove non ci sono. Vi preghiamo, basta con la militarizzazione dei cuori, delle menti e dei media Basta con i discorsi d’odio che corrono senza freni sui nostri social network Vivere in pace E’ POSSIBILE, perché noi, le nuovi generazioni, la Z-generation o i millenials, come veniamo chiamati, ne siamo la dimostrazione vivente: abbiamo imparato a sentirci a casa dovunque andavamo, uniti dalle amicizie virtuali, legati dal linguaggio semplice dei social, felici di poter comunicare facilmente, pieni di fiducia nel domani”.
“Ci appelliamo ai governanti, a quanti hanno il potere di decidere, uniti ai tanti Giovani per la Pace d’Europa: smilitarizziamo le nostre terre, smilitarizziamo i nostri cuori, cerchiamo ciò che unisce più che ciò che ci divide. Solo così potremo sognare un mondo davvero libero di muri, coprifuochi e fili spinati”.

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