Via libera alle Comunità Energetiche Rinnovabili. Oggi il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che ha l’obiettivo di favorire l’autonomia energetica della Regione (relatori Gabriele Barucco di Forza Italia e Massimo De Rosa del Movimento 5 Stelle).  La normativa, che nasce da due progetti di legge riuniti in un unico percorso di approvazione, è sostenuta da un investimento regionale iniziale di ventidue milioni di euro che consentirà di creare una rete diffusa di impianti di produzione e accumulo energetico formata da 6mila comunità energetiche che nasceranno nei prossimi 5 anni. La “rete” risponderà ai fabbisogni di abitazioni private, aziende, ospedali, scuole ed enti locali, riducendo i costi energetici a carico dei consumatori. A regime, infatti, le Comunità Energetiche saranno in grado di generare generando un incremento di potenza fotovoltaica di quasi 1.300 MW, cioè un terzo dell’obiettivo di sviluppo del fotovoltaico entro il 2030. Senza trascurare il fatto che la realizzazione dei nuovi impianti e la loro manutenzione potrebbe avere anche significative ricadute occupazionali generando nuove opportunità di lavoro. La funzione di coordinamento di tutte le comunità energetiche sarà svolta dalla Comunità Energetica Regionale Lombarda (CERL). La CERL dovrà promuovere la cultura delle fonti di energia rinnovabile con iniziative formative e informative dirette ai cittadini, alle imprese e agli enti e supportare la nascita delle singole comunità energetiche territoriali.

“Le nostre aziende, in questo momento, dipendono dall’acquisto di energia dall’estero, ha spiegato il Consigliere Gabriele Barucco (Forza Italia). Questo le rende meno competitive sui mercati internazionali, mentre tra le famiglie aumenta – in alcuni casi in modo drammatico – la povertà energetica. Con questo progetto di legge vogliamo evitare che la Lombardia sia costretta ad acquistare energia da altri Paesi, diminuendo in questo modo il costo della sua produzione poiché il privato cittadino diventa “produttore in proprio” di energia attraverso la Comunità. È, questo, il primo passo verso l’autonomia energetica della nostra Regione”.

“Indipendenza energetica, tutela ambientale e miglioramento della qualità di vita. Con questa legge diamo una risposta concreta ad esigenze attuali, ha sottolineato Massimo De Rosa (Movimento 5 Stelle). I temi legati al caro-bollette, alle famiglie in crisi e alle imprese che chiudono a causa dei costi dell’energia, sono purtroppo all’ordine del giorno. Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una soluzione che, seppur non risolverà tutti i problemi da domani, saprà dare un forte contributo. Le CER permettono, infatti, ai territori di mettersi insieme in un’ottica di produzione, autoconsumo e indipendenza energetica. Oggi il Consiglio Regionale della Lombardia si impegna attivamente in questo processo di cambiamento, sostenendolo e accompagnandolo, fornendo un appoggio concreto a tutti i cittadini, imprese e enti locali che inizieranno il percorso per costituire una CER”.

Il Vice Presidente Carlo Borghetti (PD) ha rimarcato “l’importanza di coinvolgere il mondo cooperativo nei percorsi di promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, consolidando le relazioni tra produttori, consumatori e utenti”, mentre per il Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega) “le comunità energetiche si fondano su autoconsumo e condivisione dell’energia attraverso le fonti rinnovabili che, non essendo direttamente condizionate da eventi geopolitici, hanno un’incidenza minore sulle bollette di imprese e famiglie.”

L’andamento dei costi delle materie prime si tradurrà nel primo trimestre di quest’anno in un aumento del 55% per la bolletta dell’elettricità e del 41,8% per quella del gas. Segni “più” che significano che una famiglia spenderà mediamente circa 823 euro all’anno per l’elettricità con un aumento di 334 euro, e 1.560 euro per il gas con un incremento di 610 euro.  Il sistema delle Comunità Energetiche Rinnovabili sarà finanziato con un investimento di 22 milioni di euro in tre anni, così suddivisi: 400 milioni nel 2022 per il funzionamento della struttura e 1 milione e mezzo per la realizzazione del sistema di monitoraggio; 10 milioni nel 2023 e 10 milioni nel 2024 per le misure di sostegno della Comunità Energetica Regionale Lombarda. A queste risorse potranno aggiungersi quelle del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a sostegno delle comunità energetiche che prevedono un finanziamento di 2,2 miliardi di euro per i Comuni con meno di 5 mila abitanti e quelle del POR FESR a disposizione della Regione per il sostegno alla diffusione delle CER che ammontano a 55,5 milioni di euro.

 

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