C’è una strana tendenza nella politica contemporanea. Quella di immaginarsi formule partito senza mezza idea. Il mantra sembra essere: facciamo un contenitore, poi qualcuno dentro ci metterà qualcosa. Peccato che la nascita dei partiti sia l’esatto opposto: prima si hanno delle idee e dei valori, e poi li si declina in una formula stabile di condivisione e lotta. Così funziona la politica, ma pare non interessare più a nessuno.
Un politico di primo piano – non sto a citare il nome – l’altro giorno lo ha dichiarato candidamente e pubblicamente: facciamo in modo di fare nuovi partiti perché nascano nuove idee. Esattamente l’inverso. Matteo Salvini, per parte sua, ha lanciato per la seconda volta in sei mesi il Partito Repubblicano, una sorta di declinazione italiana di quello americano. Un bel contenitore, dove metterci dentro Forza Italia, Lega e pure Fratelli d’Italia. Peccato che il problema del centrodestra, e segnatamente della Lega, non è il contenitore, ma sono le idee. E poi non avendo le idee, il racconto di queste, che non può essere effettuato non essendoci.
Quindi, tornando al Partito Repubblicano. Come si pensa di mettere nella stessa casa un partito dei diritti come Forza Italia con uno che fa la polemica su Achille Lauro a San Remo, che al massimo dovrebbe essere denunciato non per blasfemia, ma per banalità? Come si pensa di mettere nella stessa casa un partito come Forza Italia che vuole meno Stato nell’economia, con uno che invece è rigidamente statalista come Fratelli d’Italia. E come si può mettere nello stesso contenitore la Lega, che ha la sua base elettorale al Nord, con Forza Italia che controlla alcune grandi regioni del Sud? E come si può mettere nello stesso contenitore l’imprenditore che vuole vedersi ridotte le tasse e uno Stato più leggero con invece istanze di maggiori assunzioni nel pubblico, che vuol dire Stato più pesante? Insomma, la verità è che certe idee sono come acqua e olio, non si fondono. Ma il peggio è che almeno ci sono delle idee. E’ dove proprio non ce ne è mezza che invece di acqua e olio si prova a vendere l’aria fritta.
Fabio Massa
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