Giallo di Gigi Bici, per la figlia della vittima Barbara Pasetti è coinvolta

La figlia di Luigi Criscuolo, l'uomo trovato senza vita il 20 dicembre a Calignano (Pv), si dice convinta che la donna arrestata dalla polizia nei giorni scorsi per occultamento di cadavere "sia all'origine" di tutta la vicenda.

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Per Katia Criscuolo, figlia di Luigi, “Gigi Bici”, così chiamato perché gestì per lungo tempo un negozio di biciclette a Pavia, “è stato coinvolto in qualcosa più grande di lui” e ritiene che Barbara Pasetti, la donna arrestata per tentata estorsione ai danni della sua famiglia e indagata anche per concorso in omicidio e occultamente di cadavere “sia all’origine di tutto ciò”. Gigi Bici scomparve l’8 novembre da casa e fu trovato il 20 dicembre proprio davanti a casa della Pasetti, a Calignano, nel Pavese. Katia Criscuolo ricorda la testimonianza dell’amico del padre, carrozziere, al quale la fisioterapista si rivolse perché trovasse qualcuno che punisse l’ex marito per presunti maltrattamenti. L’uomo le diede il numero di Gigi Bici poi dice di non averne saputo più nulla. “Forse gli è stato chiesto di fare una cosa che non voleva fare e allora è stato ucciso”, ipotizza la donna. “Poi ci sono quelle due lettere – ricorda Katia – preannunciate da telefonate di una persona che fingeva si essere straniera, forse dell’Est”. La prima il primo dicembre, trovata in una cabina telefonica, la seconda in una chiesa. “C’erano richieste di denaro, in un italiano sgrammaticato, e minacce alla nostra famiglia”, racconta. Dalle indagini, Katia e i suoi fratelli hanno scoperto che era opera della Pasetti. Ieri l’arrestata ha parlato per circa due ore davanti al gip, ammettendo l’esistenza della tentata estorsione ma “dando una sua spiegazione”, come ha spiegato il suo legale. Nelle prossime ore è attesa la decisione del giudice sull’istanza avanzata dall’avvocato Irene Anrò che ha chiesto per la fisioterapista la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere o, in subordine i domiciliari. In caso di risposta negativa ricorrerà al Tribunale del Riesame.

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