Anticiclone africano fino all’Epifania

Prosegue la fase di alta pressione con caldo anomalo in montagna e ristagno d'aria - quindi nebbia e smog - in pianura. La svolta tra il 5 e il 6 gennaio.

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Il nuovo anno esordisce all’insegna di un robusto campo di alta pressione, ben esteso e consolidato in tutta l’Italia. Il tempo ha quindi le caratteristiche anticicloniche “invernali”, con una staticità atmosferica favorevole, oltre che all’accumulo degli inquinanti, anche alla formazione di molte nebbie o nubi basse localmente persistenti. La nuvolosità bassa nel corso di domani diverrà via via più importante anche nel settore tirrenico. Mentre nelle aree nebbiose le temperature diurne rimangono contenute per lo scarso soleggiamento, altrove- affermano i meteorologi di IconaMeteo.it –  sono evidenti gli effetti della massa d’aria molto mite associata all’anticiclone, responsabile di temperature eccezionalmente alte in montagna, con scarti anche ben oltre i 10 gradi rispetto alle medie stagionali. All’inizio della nuova settimana l’alta pressione inizierà molto gradualmente ad indebolirsi a iniziare dalle regioni settentrionali. Entro martedì al Nord assisteremo a un significativo aumento delle nuvole: lungo le creste alpine più settentrionali, in particolare tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, saranno possibili anche alcune precipitazioni. Dovrebbe trattarsi dell’avanguardia di una perturbazione (la n.1 di gennaio), non intensa, destinata a scivolare verso il Centrosud tra mercoledì 5 e l’Epifania. Questo passaggio sulla Penisola, dagli effetti ancora incerti in termini di precipitazioni, dovrebbe essere accompagnato da una maggior ventilazione e da un afflusso di aria più fredda, con un calo delle temperature verso valori più consoni al periodo.

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