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Moratti all’ospedale di Desio, un progetto sperimentale di Unità mobile per pazienti Covid

La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti ha visitato l'area del Pronto Soccorso dell'ospedale di Desio dove Areu e Regione Lombardia hanno avviato un progetto di sperimentazione per i casi sospetti di Covid.

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Questa mattina, Santo Stefano, la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti ha visitato l’area del Pronto Soccorso dell’ospedale di Desio dove Areu e Regione Lombardia hanno avviato un progetto di sperimentazione legato a triage e diagnosi dei cittadini che presentano sospetti sintomi di Covid. Assieme a Moratti, erano presenti il responsabile dell’attività di Areu, Alberto Zoli, il direttore generale dell’Asst Brianza, Marco Trivelli, il direttore sociosanitario Guido Grignaffini, il presidente della Provincia Mb, Luca Santambrogio e il sindaco di Desio, Simone Gargiulo. Il progetto sperimentale ha l’obiettivo di “alleggerire” la pressione su Pronto Soccorso e ospedale in questa quarta ondata Covid e di alleggerire non solo la pressione sul personale sanitario, ma anche scongiurare i contagi in ambienti frequentati da più persone, arrivati al Ps per altre emergenze. Per questo motivo, Areu e l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia hanno previsto l’utilizzo di un’unità mobile ambulatoriale per Usca (le Unità speciali di continuità assistenziale) con attivazione da PS e 118 per casi accertati o sospetti Covid.”Mi sembrava importane proprio in questi giorni, dove il Covid ha avuto una risalita, fare visita ad un progetto sperimentale volto ad alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso – ha dichiarato la Moratti In pochi giorni su Monza e Desio hanno avuto accesso 120 persone. Del resto la situazione epidemiologica è seria  va monitorata. Venie qui in una giornata festiva è anche un giusto riconoscimento ai medici e al personale impegnato”.

L’obiettivo è intercettare il paziente non urgente prima che giunga al triage di Ps alleggerendo la pressione sulle strutture. Dopo l’aumento della curva dei contagi in queste settimane, Areu e Regione Lombardia hanno così pensato di avviare questo progetto sperimentale come spiegato dal coordinatore dell’attività di Areu, Alberto Zoli: Ecco dunque che il percorso auspicabile e da realizzare, dovrebbe intercettare il paziente non urgente prima che giunga al triage di Pronto Soccorso.

Da gennaio verrà avviata una sperimentazione per orientare già nelle case di Comunità (Vimercate-Giussano) pazienti tramite 116117, garantendo la medesima qualità di cura e potenzialità diagnostica, promuovendo condivisione e standardizzazione dei percorsi di diagnosi e cura.

Intanto oggi è stato superato il tetto delle 19 milioni di dosi di vaccino somministrate e di 3 milioni di terze dosi.

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